Ogni tuo respiro, la recensione: Andrew Garfield respira e commuove

Ogni tuo respiro- Andrew Garfield

Ogni tuo respiro segna il debutto alla regia di Andy Serkis che dirige, con maestria, un eccellente Andrew Garfield, nell’ incredibile storia vera dell’attivista britannico Robin Cavendish.

Una storia mozzafiato

L’incipit di Ogni tuo respiro tradisce i suoi spettatori, presentando una spensierata storia d’amore tra un un giovane e benestante Robin Cavendish (Andrew Garfield) e l’ancor più giovane Diane Blacker, interpretata da una bravissima Claire Foy (già pronta per la seconda stagione di The Crown, ma sostituita nella terza). L’estate del ’58 porterà alla svolta drammatica di questa storia: Robin contrae la poliomielite ed è costretto all’immobilità totale dal collo in giù. Il respiratore meccanico è l’unico elemento che mantiene in vita il protagonista, rendendolo allo stesso tempo schiavo di esso. Robin scivolerà verso il baratro della depressione. L’amore della moglie lo salverà e stupirà il pubblico, dando inizio ad una favola romantica ancora più intensa di come si prospettasse all’inizio

Fino all’ultimo respiro

Andrew Garfield lascia il campo di guerra di Hacksaw Ridge per affrontare la poliomielite e i pregiudizi di un sistema sanitario ancor più malato degli stessi pazienti. Il giovane attore californiano si immergerà completamente, fino all’ultimo respiro, nel personaggio regalando una delle sue interpretazioni più belle di sempre. Ogni respiro dell’attore, infatti, è fondamentale e funzionale alla costruzione della storia che tocca picchi di suspence inaspettati, per poi essere riequilibrati da un umorismo british, non troppo invasivo. Garfield impone la sua presenza in scena, con un lavoro sulla voce veramente ammirevole. Spetterà alla voce di Lorenzo de Angelis (doppiatore feticcio dell’attore), nella versione italiana, reggere il confronto con l’originale.

Ogni tuo respiro- (Andrew e Jonathan)
Robin Cavendish (Andrew Garfield, a destra) e suo figlio Jonathan

L’amore: motore vitale

Ogni tuo respiro si regge sulle interpretazioni dei due attori principali. Claire Foy spicca nel ruolo di moglie premurosa e energica. La sua Diane costituisce il motore vitale di Robin, rinchiuso nello scafandro inerte che è il suo corpo, ed anche l’elemento che consentirà alla trama d’intraprendere inaspettati risvolti da road movie. La loro storia d’amore s’intreccia alla battaglia da attivista che intraprenderà Robin per sensibilizzare il mondo sanitario sulle pessime condizioni in cui i malati di poliomielite vivono. Lo slancio vitale della moglie rianimerà il marito, viaggio dopo viaggio, portando il film ad abbandonare il decorso tipico del drama e volando verso vette di commedia e romanticismo.

La favola della sopravvivenza

Jonathan Cavendish, noto produttore britannico della saga di Bridget Jones, decide di finanziare un film sull’incredibile storia di suo padre, Robin Cavendish e, con l’aiuto dello sceneggiatore William Nicholson, confeziona una delicata favola sulla vita e la morte. La regia di Andy Serkis (noto per l’interpretazione di Gollum nei film de Il signore degli anelli) riesce bene ad amalgamare la tensione con la commedia senza interferire col procedere della love story dei due protagonisti. La messa in scena sfrutta l’utilizzo della soggettiva, permettendo allo spettatore d’immedesimarsi, ancora di più, nella terribile condizione del protagonista. Condizione di un uomo che sceglie di sopravvivere mentre il figlio, Jonathan, decide di raccontare al cinema quella che è stata dalla sua prospettiva una favola, con la delicatezza e la verità di un bambino. Una favola sulla scelta di sopravvivere e vivere.

Ogni tuo respiro (Breathe), diretto da Andy Serkis, con Andrew Garfield e Claire Foy, uscirà il 16 novembre 2017 distribuito da BiM Distribuzione.

VOTO:

 

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