La recensione di Noi, la serie tv che porta su Rai 1 la versione italiana di This Is Us: con Lino Guanciale e Aurora Ruffino, un family drama accattivante che rispetta l’originale
La famiglia Peirò
Noi racconta la storia della famiglia Peirò attraverso i decenni. Tutto ha inizio nel 1984, a Torino. È il compleanno di Pietro (Lino Guanciale, guarda il video incontro con lui) quando sua moglie Rebecca (Aurora Ruffino, guarda il video incontro con lei), che aspetta tre gemelli, comincia ad avere le doglie. È un parto difficile e uno dei gemelli non ce la fa. A quel punto Pietro, che ha promesso a se stesso e a sua moglie che da quell’ospedale usciranno con tre bambini, prende la decisione che cambierà il corso delle loro vite: adottare Daniele (Livio Kone), un neonato nero, che qualcuno ha abbandonato fuori da una caserma dei pompieri. E così, nel passato, ci sono Pietro e Rebecca neo-genitori nel difficile compito di crescere tre neonati, poi tre bambini e infine tre adolescenti.
Nel presente Daniele, Claudio (Dario Aita) e Caterina (Claudia Marsicano) cercano la propria strada: Daniele, marito e padre felice e uomo di successo, decide di conoscere il proprio padre biologico; Claudio lascia una carriera ormai consolidata come attore di soap per scoprire il proprio talento teatrale; Caterina, stanca di lottare contro i suoi problemi di peso, ascolta il consiglio del fratello e decide di affrontarli per ritrovare fiducia in se stessa. Ciascuno di loro si troverà di fronte ai dolori e ai segreti che non ha voluto – o potuto – affrontare fino a quel momento, scoprendosi vulnerabile e insieme più forte di quello che credeva.
Lino Guanciale e Aurora Ruffino
Se This Is Us ha raccolto consensi notevoli sia dalla critica che dal pubblico, la sua trasposizione italiana promette di fare lo stesso. Merito della sua natura innovativa, capace di incarnare le caratteristiche tipiche del family drama e di reinterpretarle in modo accattivante. Tale formula, decisamente ben riuscita, viene rispettata dalla serie tv diretta da Luca Ribuoli. A sua disposizione, tra l’altro, un cast di qualità capitanato da Lino Guanciale. Il suo personaggio è ricco di ombre e l’interprete esce indenne dalla prova del fuoco. Bene anche Aurora Ruffino, che presta il volto ad una mamma pronta a sacrificarsi finché il tempo non le presenterà un conto inevitabilmente salato.
Tre diversi archi temporali
Proprio come nella versione americana, anche la trasposizione italiana si divide tra tre diversi archi temporali: la giovinezza di Pietro e Rebecca, dal momento in cui diventano genitori. L’adolescenza dei tre figli e, infine, la loro età adulta. I primi episodi gettano le basi per ciascuna di queste fasi e lo fanno senza annoiare o confondere. Bastano pochi minuti, infatti, per fare chiarezza e per mettere a posto ogni tassello del puzzle. Anello di congiunzione, metaforico ma al tempo stesso così materiale, il compleanno dei protagonisti: papà Pietro e i suoi 3 figli (sia i gemelli naturali che il bimbo adottato) sono nati nello stesso giorno ed è proprio con questa curiosa coincidenza che si apre il racconto dei Peirò.
Asciutta concretezza
Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone (qui il video incontro con il cast) risultano convincenti nei panni di questi tre fratelli, ormai adulti, pronti a mettersi alla prova in ogni aspetto della vita (tanto personale quanto professionale). A piacere, tuttavia, è soprattutto la concretezza dei dialoghi e la scelta di Ribuoli di giocare di sottrazione. La sua regia è essenziale, priva di abbellimenti: ogni elemento è davvero necessario e questo, alla lunga, sembra premiarlo. Noi, tra l’altro, non è solo un racconto familiare: è anche il ritratto di un Paese in fase di trasformazione, che cambia decennio dopo decennio, e mostra tutte le sue evoluzioni.
Noi, prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, va in onda su Rai 1 a partire dal 6 marzo per un totale di 6 prime serate.
Racconto reale e senza forzature.
Bravissimi sceneggiatori, interpreti
e regista.
Ho amato la serie Noi , non ho mai saputo e vista quella americana. Ho pianto tantissimo e mi sono emozionata tantissimo, amore, famiglia, fratellanza, follia. Complimenti al regista e al cast e a Dario che è disarmante in tutti i suoi aspetti e profondissimo nella sua superficialità!!! Chissene degli ascolti, vi assicuro che mi avete incollato davanti allo schermo(tipo vederlo a rallentatore per farlo durare di più)!!! . E il personaggio di Lino Guanciale, il suo amore sconfinato di marito e padre mi arriva dritto al cuore.