Mumble Mumble – Confessioni di un orfano d’arte inaugura la stagione del Teatro Le Sedie

Mumble Mumble – Confessioni di un orfano d’arte, racconto intimo e dissacrante di Emanuele Salce, inaugura la stagione del Teatro Le Sedie. Insieme all’autore sul palco Paolo Giommarelli, in scena dal 2 al 4 novembre.

Sarà Mumble Mumble – Confessioni di un orfano d’arte, a inaugurare la stagione del Teatro Le Sedie, che si rinnova con una nuova struttura, moderna e multifunzionale. Lo spettacolo, che torna a Roma dopo oltre trecento repliche e otto anni di applausi e apprezzamenti dalla critica nazionale, in palinsesto dal 2 al 4 novembre vede in scena Emanuele Salce e Paolo Giommarelli e si basa su un racconto ironico, dissacrante, intimo e coraggioso dello stesso Salce e narra le vicende di due funerali e mezzo. Nel primo racconto si narra il giorno del funerale di suo padre Luciano, quando era poco più che ventenne e, reduce da una nottata di eccessi etilici, si trovò a dover gestire da solo l’accadimento affrontando, nelle condizioni peggiori, una realtà a lui sconosciuta ed assai scomoda fra para-parenti a caccia di lascito, addetti alle onoranze funebri che lo inseguivano con cataloghi di bare e la ragazza per cui spasimava che non gli si concedeva.

Mumble Mumble- Confessioni di un orfano d'arte- Emanuele Salce durante un momento dello spettacolo
Mumble Mumble- Confessioni di un orfano d’arte- Emanuele Salce durante un momento dello spettacolo

Nel secondo, si rivive il giorno della scomparsa di Vittorio Gassman, marito di sua madre, episodio vissuto da trentenne più lucido e consapevole, in cui si assiste ad un vero e proprio carnevale del sacro e del profano, fra autorità politiche improbabili e presenzialisti d’ogni risma, dolori veri e presunti, per concludere il tutto con la semifinale degli Europei del 2000 Olanda – Italia con scene da stadio. Nel terzo, scritto con la collaborazione di Andrea Pergolari, assistiamo al suo metaforico funerale, attraverso l’incontro con una bionda australiana e una défaillance occorsagli in un museo di Sydney, con un finale in crescendo, fino a giungere ad una vera e propria liberazione non solo simbolica. A fare da contraltare in scena lo spettatore-regista Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore della confessione, passando con candida disinvoltura da Achille Campanile a Petrarca fino ad un para-trattato di gastroenterologia.

Mumble Mumble- Confessioni di un orfano d'arte- Paolo Giommarelli ed Emanuele Salce durante un momento dello spettacolo
Mumble Mumble- Confessioni di un orfano d’arte- Paolo Giommarelli ed Emanuele Salce durante un momento dello spettacolo

 

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