Mulan, la recensione del live action Disney che ha suscitato più polemiche (e continuerà a farlo)

Mulan, la recensione del live action Disney
Liu Yifei - Mulan

La recensione di Mulan, il live action che ha fatto piovere un mare di polemiche sulla Disney: tra la pesante assenza della musica e combattimenti ricchi di pathos, la pellicola diretta da Niki Caro è ben girata ma fredda

Mulan al servizio dell’Impero cinese

Mulan (Liu Yifei) è la figlia primogenita della famiglia Hua. Il padre (Tzi Ma) l’ha addestrata al combattimento sin dall’infanzia, con somma disperazione della madre (Rosalind Chao). Lei infatti teme che la ragazza, non riuscendo a trovare marito, possa portare solo disonore alla famiglia. Quando le truppe rouran, guidate dal feroce Bori Khan (Jason Scott Lee), attaccano la Cina, l’imperatore (Jet Li) emette un decreto che impone a ciascuna famiglia di mandare un uomo a prestare servizio nell’esercito imperiale per difendere il Paese dagli invasori. Mulan non vuole che suo padre, in passato eroe di guerra ma oggi anziano e malato, rischi la vita in questa causa disperata. Così, decide di prendere il suo posto fingendo di essere un uomo. L’addestramento non è dei più facili, anche perché Mulan vive nel continuo timore che la sua identità venga scoperta (il che comporterebbe l’esclusione dall’esercito e l’eterno disonore per la sua famiglia). Tuttavia la ragazza possiede un dono speciale destinato a cambiare la sua storia e quella di tutta l’Impero.

Assenza della musica

Il live action di Mulan era particolarmente atteso, soprattutto dopo gli slittamenti e i cambi di programma causati dalla pandemia del Coronavirus (inizialmente il film doveva arrivare nelle sale cinematografiche il 26 marzo). Gli amanti del classico Disney del 1998, tuttavia, rischiano di rimanere parzialmente delusi. Si sente infatti la mancanza dell’elemento musicale. La colonna sonora scritta da Jerry GoldsmithMatthew Wilder e David Zippel vantava brani eccellenti quali Riflesso e Farò di te un uomo, stavolta ridotti a meri pezzi strumentali. In live action quali La Bella e la Bestia o Aladdin la Disney che non aveva lesinato in questo ambito – semmai alcuni brani erano stati aggiunti e altri reinterpretati – mentre in Mulan si percepisce un vuoto che forse sarebbe stato opportuno colmare.

Liu Yifei nel live acrion di Mulan
Liu Yifei nel live action di Mulan

Magia e azione

Da un punto di vista contenutistico, il live action di Mulan aggiunge l’elemento magico oltre a numerosi combattimenti. I corpo a corpo non mancano, con tutta la loro carica di spettacolarità. La pellicola si adatta meglio ad un pubblico adulto e meno ai bambini, una scelta certamente ponderata in fase di scrittura ma che è destinata a dividere i consensi. A beneficiarne è però la fotografia, capace di rendere l’intensità dei numerosi duelli in una battaglia ben più aspra e matura rispetto a quella combattuta nel film d’animazione originale. Se considerato come un film a sé, Mulan resta godibile e di pregevole fattura. Chi invece voleva rivivere dal vivo le emozioni suscitate dal suo predecessore (all’epoca in regia c’erano Tony Bancroft e Barry Cook) resterà a bocca asciutta.

Una polemica dopo l’altra

Se dal lato puramente cinematografico Mulan ha suscitato reazioni tiepide, bisogna ammettere che sul versamento polemico la discussione si è rivelata molto più accesa. In primis, la pellicola ha ricevuto aspre critiche in merito al suo costo in streaming: 21,99€ anche per chi, ovviamente, ha già pagato l’abbonamento annuale a Disney+. Il polverone alzato dai fan ha spinto così ad un compromesso: l’uscita è stata fissata per il 4 settembre ma a distanza di 3 mesi, a dicembre, Mulan diventerà gratis. E non finisce qui. L’hashtag #BoycottMulan ha preso piede in Thailandia, Taiwan e Hong Kong a causa del sostegno alla polizia della stessa Hong Kong da parte della protagonista Liu Yifei (“Sostengo la polizia di Hong Kong, ora potete picchiare anche me. Che disgrazia per Hong Kong!”, avrebbe detto durante le rivolte del 2019). Infine, non ha giovato alla causa nemmeno l’appoggio della Disney alla provincia di Xinjiang, recentemente balzata agli onori della cronaca per le durissime repressioni perpetrate nei confronti dell’etnia degli Uiguri.

Mulan è disponibile su Disney+ a partire dal 4 settembre, diretto da Niki Caro. Nel cast anche Donnie Yen nei panni del comandante Tung, Chang Pei-pei in quelli della mezzana, Gong Li in quelli della potente Zian Lang e Yoson An in quelli del buon soldato Chen Honghui.

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