Papa Francesco è morto: Jorge Mario Bergoglio si è spento stamattina a 88 anni

Papa Francesco (foto © Ivan Zingariello)
Papa Francesco (foto © Ivan Zingariello)

Papa Francesco è morto: il 266° Pontefice si è spento oggi alle 07:35 a Casa Marta a Roma, dove da sempre soggiornava all’interno del Vaticano; dopo il ricovero avrebbe dovuto osservare due mesi di assoluto riposo e invece ieri ha salutato i fedeli in piazza San Pietro; funerali, conclave, possibile successore Pietro Parolin

Papa Francesco è morto oggi, 21 aprile 2025 alle ore 07:35, all’età di 88 anni anni presso la sua residenza in Casa Marta a Roma, dove viveva e stava osservando la riabilitazione dopo i 37 giorni di ricovero al Gemelli. Il Pontefice, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, era stato eletto il 13 marzo 2013, diventando il 266º Papa della Chiesa cattolica e il primo proveniente dall’America Latina.

L’annuncio del Cardinal Farrell e le cause della morte

L’annuncio del Cardinal Kevin Farrell è arrivato questa mattina: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».

Successivamente è stato comunicato che la causa della morte non è legata strettamente ai problemi respiratori, ma che all’alba di lunedì il Pontefice è stato colpito da un ictus dopo il quale è caduto in coma, per poi spirare dopo circa un’ora.

Il ricovero e il peggioramento delle condizioni

Negli ultimi mesi Papa Francesco aveva affrontato problemi di salute che avevano reso più difficili i suoi impegni pubblici. Ricoverato al Policlinico Gemelli il 14 febbraio, il Santo Padre era stato sottoposto ad alcune cure per un’infezione respiratoria, poi rivelatasi essere una polmonite bilaterale, con il quadro clinico aggravato per colpa di un’insufficienza renale. Contro ogni pronostico Bergoglio era sopravvissuto ed era stato dimesso dopo 37 giorni di ricovero.

Ma a dispetto dei due mesi di assoluto riposo prescritti dai medici, aveva voluto continuare le sue attività, tra cui negli ultimi giorni l’incontro con i detenuti nel carcere di Regina Coeli e quello con il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, ieri prima dell’inattesa apparizione davanti ai fedeli in piazza San Pietro per la Pasqua e la benedizione, con giro finale in papamobile, il suo ultimo saluto.

Jorge Mario Bergoglio: la vita prima del pontificato

Jorge Mario Bergoglio era nato a Buenos Aires, in Argentina, il 17 dicembre 1936. Entrato nella Compagnia di Gesù, fu ordinato sacerdote nel 1969 e, successivamente, nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires nel 1992. Nel 1998 divenne arcivescovo della capitale argentina, per poi essere creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2001.

Nel corso degli anni si è distinto per il suo impegno a favore dei poveri e degli emarginati, adottando uno stile di vita semplice e vicino alla gente. Questa impostazione lo ha accompagnato anche durante il pontificato, nel quale ha cercato di riformare la Curia e avvicinare la Chiesa alle nuove sfide della contemporaneità.

Il conclave del 2013 e l’elezione a Papa

Dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, avvenuta l’11 febbraio 2013, Bergoglio venne eletto Papa il 13 marzo 2013, scegliendo il nome Francesco in onore di San Francesco d’Assisi. Fin dal primo momento, si è distinto per il suo stile sobrio, rinunciando a molti simboli del potere papale e preferendo il contatto diretto con i fedeli.

Il suo pontificato è stato caratterizzato da un forte impegno per la pace, il dialogo interreligioso e la giustizia sociale, affrontando anche temi delicati come la riforma della Chiesa, la lotta agli abusi e la tutela dell’ambiente.

Con il suo pontificato, Papa Francesco ha segnato profondamente la Chiesa cattolica, portando avanti riforme e ponendo grande attenzione ai temi della giustizia sociale, della povertà e dell’ambiente. La sua enciclica Laudato si’ ha rappresentato un punto di riferimento per la difesa del creato, mentre la sua apertura su temi sociali ha contribuito a modernizzare l’immagine della Chiesa nel mondo, anche se su alcune tematiche ha continuato a mantenere un profilo conservatore.

I funerali e la successione, favorito Parolin

Secondo quanto previsto dal protocollo vaticano, i funerali di Papa Francesco saranno celebrati in Piazza San Pietro sabato 26 aprile, alla presenza di capi di Stato e di centinaia di migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo, per poi essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Lo Stato italiano ha proclamato 5 giorni di lutto nazionale.

Dopo le esequie, il Collegio cardinalizio si riunirà per stabilire la data del conclave (non prima della seconda settimana di maggio) nel quale verrà eletto il suo successore, con il Segretario di Stato Pietro Parolin, 70 anni e braccio destro di Bergoglio, che appare favorito per la nomina, davanti al Presidente della CEI Matteo Maria Zuppi (69 anni), con l’incognita di un possibile futuro pontefice asiatico, che vede il filippino Luis Antonio Tagle (67 anni) in pole position, o addirittura africano.

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