Addio a Piero Tosi, storico costumista premio Oscar di Visconti e Bolognini

Piero Tosi

E’ morto il grande costumista Piero Tosi, da sempre al fianco di Luchino Visconti e Mauro Bolognini, premiato con l’Oscar alla carriera e altre cinque nomination, oltre a innumerevoli Nastri d’argento.

Continua l’ecatombe di grandi novantenni in questa rovente estate: se ne va infatti a 92 anni il grande Piero Tosi, storico costumista di Luchino Visconti e tra i massimi esponenti italiani della categoria. Per lui cinque nomination all’Oscar e una statuetta alla carriera, due BAFTA, tre David di Donatello e ben dieci Nastri d’argento. Sarà sepolto accanto all’amico Franco Zeffirelli, scomparso il mese scorso, come annunciato dalla stessa Fondazione Franco Zeffirelli, che ne ha comunicato il decesso stamattina.

Nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927, dopo l’esperienza teatrale si affarma nel cinema grazie alla collaborazione con Luchino Visconti, che incontrò quando aveva appena 22 anni. Tra i due nacque un sodalizio ininterrotto durato 28 anni, con Tosi che dal suo esordio in Bellissima (1951) vestì tutti i film di Visconti: da Senso a Le notti bianche, da Rocco e i suoi fratelli a Il gattopardo (Nastro d’argento e nomination all’Oscar), da La caduta degli Dei a Morte a Venezia (Nastro d’argento, BAFTA e nomination all’Oscar), da Ludwig (Nastro d’argento e nomination all’Oscar) a Gruppo di famiglia in un interno.

Se con Visconti realizza tredici pellicole e diversi allestimenti teatrali, con Mauro Bolognini sono addirittura sedici le collaborazioni di Piero Tosi: da Marisa la civetta a Il bell’Antonio, da La viaccia (Nastro d’argento) a Senilità (Nastro d’argento), da Arabella a Metello, da Per le antiche scale a La storia vera della signora dalle camelie (David di Donatello e Nastro d’argento).

Due fruttuose collaborazioni anche con Franco Zeffirelli, conosciuto quando era aiuto regista di Visconti: La traviata (BAFTA, Nastro d’argento e nomination all’Oscar) e Storia di una capinera (David di Donatello e Nastro d’argento). Il primo Nastro d’argento per lui arrivò nel 1960 per Policarpo, ufficiale di scrittura di Mario Soldati, mentre un’altra nomination all’Oscar arrivò nel 1980 per Il vizietto di Eduard Molinaro. Tosi vestì anche altri celebri film come Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica, La donna scimmia di Marco Ferreri, Medea di Pier Paolo Pasolini, Il portiere di notte di Liliana Cavani, Il giornalino di Gian Burrasca di Lina Wertmuller in tv e concludendo la sua carriera con Le chiavi di casa di Gianni Amelio nel 2004.

Seguirono poi le celebrazioni per una carriera straordinaria con innumerevoli premi alla carriera: l’Oscar e il Nastro d’argento nel 2014, il David di Donatello nel 2006, il Globo d’oro nel 2000, il Costume Designers Guild Awards nel 2003, mentre dal 2009 il Bi&Fest ha creato un premio a lui intitolato. Negli ultimi anni Tosi ha insegnato storia del costume alla Scuola nazionale di cinema di Roma.

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