Addio a Jerry Lee Lewis, pioniere del rock, sua la celebre Great Balls of Fire

Jerry Lee Lewis addio
Jerry Lee Lewis addio

È morto a 87 anni Jerry Lee Lewis, uno dei più popolari e controversi pionieri del rock’n’roll, interprete della leggendaria Great Balls of Fire, titolo anche del film sulla sua vita: dai successi da hit parade allo scandalo per il matrimonio con sua cugina tredicenne

È morto a 87 anni Jerry Lee Lewis, uno dei più popolari e controversi pionieri del rock’n’roll, interprete della leggendaria Great Balls of Fire. “È pronto a partire“, ha detto sua moglie Judith poco prima del decesso.

Ne ha dato notizia il suo addetto stampa, dichiarando: “Da qualche parte nel mondo, in un piccolo e meschino honky-tonk o in una grande music hall o in una sala ricreativa nel seminterrato di una chiesa, qualcuno sta suonando una canzone di Jerry Lee Lewis“. Secondo la dichiarazione, Lewis “ha sofferto negli ultimi anni della sua vita di varie malattie e ferite che, hanno spesso detto i suoi medici, avrebbero dovuto ucciderlo decenni fa; aveva abusato del suo corpo così tanto da giovane che gli era stato data poca possibilità di durare fino alla mezza età, per non parlare della vecchiaia“.

L’artista che sarebbe diventato noto come “The Killer” nasce il 29 settembre 1935 a Ferriday, Los Angeles. Inizia a suonare il piano a 9 anni e si appassiona ai suoni del rhythm and blues intrufolandosi nella discoteca di suo zio. Sua madre risponde mandandolo al Southwestern Bible Institute di Waxahachie, in Texas, ma lui se ne va dopo essersi messo nei guai per aver suonato una versione boogie-woogie di My God Is Real.

Lewis non è l’unico a sentirsi in quel modo, e quella miscela di laico e profano, bianco e afroamericano, dà vita al rock n’ roll a metà degli anni ’50. Entro la fine del 1956, Lewis trova la strada per Memphis e la Sun Records, la stessa etichetta che aveva portato alla celebrità Elvis Presley. Il suo primo singolo, Crazy Arms, non attecchisce, ma i due successivi – Whole Lotta Shakin’ Going On e Great Balls of Fire – sono esplosivi: entrambi raggiungono la vetta delle classifiche country e R&B ed entrano nella Top 5 della Hot 100.

Come artista, Lewis fa sembrare blanda l’indignazione nazionale che circonda Presley che scuote i suoi fianchi. Lewis è l’incarnazione della convinzione dei conservatori che questo nuovo suono fosse la “musica del diavolo”. Batte i tasti del pianoforte e suona con un tale fervore che non riusciva a stare seduto, calciando sulla panca del pianoforte mentre si alzava.

Un altro successo nella Top 10, Breathless, arriva all’inizio del 1958, così come l’apparizione nel film Operazione segreta, dove esegue la title track sul retro di un camioncino scoperto, durante i titoli di testa. Tutto però crolla quando, all’inizio di un tour in Gran Bretagna, si diffonde la notizia che la nuova moglie (la terza) di Lewis, Myra Gale Brown, non solo era sua cugina, ma che aveva solo 13 anni (lui 22). Segue lo scandalo e l’annullamento della tournée dopo soli tre concerti.

L’artista diventa quindi un dispregiato reietto, e la sua carriera si interrompe bruscamente. Riprende solo a metà degli anni ’60 con dischi e tournée, ma solo uno dei singoli pubblicati nei successivi 13 anni raggiunge la Top 40, una cover del 1961 di What’d I Say di Ray Charles. Alla fine degli anni ’60, Lewis riesce a riprendersi, cantando le sue radici campagnole. Tra il 1968 e il 1981, è un affidabile produttore di successo, con circa 40 canzoni che raggiungono la Top 40 della classifica nazionale.

Jerry Lee Lewis è stato inserito nella Rock & Roll Hall of Fame nel 1986 come parte della sua prima classe. Tre anni dopo è uscito un film incentrato sulla prima parte della sua carriera e sul matrimonio con la Brown, intitolato Great Balls of Fire, con Dennis Quaid  a vestire i suoi panni, Winona Ryder in quelli della Brown e Alec Baldwin nel ruolo del telepredicatore Jimmy Swaggart, cugino di Lewis.

Un trio di album dell’ultimo periodo – Last Man Standing del 2006, Mean Old Man del 2010 e Rock & Roll Time del 2014 – frutta tantissimo, grazie alle apparizioni come ospiti del collega pioniere del rock ‘n’ roll Little Richard, varie star del paese e membri dei Rolling Stones, Led Zeppelin, Crazy Horse, Beatles e Eagles. Si dice che Lewis stesse lavorando a un altro album nel 2020 mentre affrontava l’impatto di un ictus minore. A maggio di quest’anno viene annunciato il suo inserimento nella Country Music Hall of Fame, la cui cerimonia si è svolta domeniche 16 ottobre, ma alla quale l’ormai allettato Lewis non partecipa a causa delle sue precarie condizioni di salute, ricevendo quest’ultimo riconoscimento a pochi giorni dalla morte.

 

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