È morto Charlie Watts, il leggendario batterista dei Rolling Stones: l’annuncio della band, il ricordo di Ringo Starr, Paul McCartney, Elton John e del mondo della musica
Charlie Watts, leggendario batterista dei Rolling Stones, è morto all’età di 80 anni. Ad annunciarlo il suo portavoce, rilanciato dai social della storica band.
Nel comunicato si legge: «È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Charlie Watts. È morto serenamente oggi in un ospedale di Londra, circondato dalla sua famiglia. Charlie era un caro marito, padre e nonno e anche come membro dei Rolling Stones uno dei più grandi batteristi della sua generazione. Chiediamo gentilmente che la privacy della sua famiglia, dei membri della band e degli amici più stretti sia rispettata in questo momento difficile».
La notizia arriva poche settimane dopo l’annunciato che Watts avrebbe saltato le date del tour americano della band per riprendersi da un’operazione (al cuore, ndr). A Watts era stato precedentemente curato un cancro alla gola nel 2004.
Watts e i Rolling Stones
Era membro degli Stones dal gennaio 1963, quando si unì a Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones, formando così il gruppo originale.
Appassionato di jazz, Watts li ha aiutati a diventare, con i Beatles, una delle band che hanno portato il rock ‘n’ roll alle masse negli anni ’60 con classici come (I Can’t Get No) Satisfaction, Jumpin’ Jack Flash, Get Off My Cloud e Sympathy for the Devil.
I tributi delle star della musica
Tutto il mondo della musica ha subito voluto ricordare Watts, a cominciare dal suo omologo dei Beatles, Ringo Starr, che posta una loro foto insieme «Un paio di ragazzi in città. Pace e amore Charlie».
Paul McCartney lo ha voluto ricordare addirittura con un video:
Anche Elton John ha postato una foto accanto a Watts: «Un giorno molto triste. Charlie Watts era il batterista per eccellenza. Il più elegante degli uomini e una compagnia così brillante. Le mie più sentite condoglianze a Shirley, Seraphina e Charlotte. E, naturalmente, ai Rolling Stones».
In Italia, Vasco Rossi scrive: «Non morirà mai Charlie Watts!! La sua “semplicità” era, come diceva Oscar Wilde.. “l’ultimo rifugio del complicato”. W Charlie Watts!!!».
Luciano Ligabue scrive: «L’anima “buona” degli Stones e allo stesso tempo un batterista insostituibile. Grazie di tutto, Charlie».