E’ morto Sergio Fantoni, attore, regista, doppiatore. Dai b-movies fino a sbarcare ad Hollywood, dal teatro agli sceneggiati Rai, da La piovra 2 fino al doppiaggio dell’iconico Marlon Brando di Apocalypse Now
E’ morto ieri a 89 anni l’attore, regista e doppiatore Sergio Fantoni, volto popolare degli anni ’60 e ’70 al cinema, a teatro e in tanti sceneggiati Rai.
Figlio d’arte (anche il padre Cesare e la madre Afra Arrigoni sono stati interpreti teatrali) inizia la sua carriera agli albori degli anni ’50. Pur con partecipazioni prestigiose, come in Senso (1954) di Luchino Visconti, gira soprattutto film di genere, dagli storici come La battaglia di Maratona (1959) di Bruno Vailati ai cappa e spada come Le meravigliose avventure di Guerrin Meschino (1952) di Pietro Francisci, fino ai mitologici come Ercole e la regina di Lidia (1959), sempre di Francisci. Negli anni ’60 Roberto Rossellini lo vuole in Era notte a Roma (1960) e Viva l’Italia (1961), mentre gira anche I delfini (1960) di Francesco Maselli ed Ester e il re (1960) di Raoul Walsh. Seguono Dieci italiani per un tedesco (1962) di Filippo Walter Ratti e Caterina di Russia (1963) di Umberto Lenzi.
Viene poi chiamato ad Hollywood, dove interpreta Intrigo a Stoccolma (1963) con Paul Newman, Il colonnello Von Ryan (1965) con Frank Sinatra, Non disturbate (1965) con Doris Day, Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? (1966) di Blake Edwards con James Coburn, I lupi attaccano in branco (1970) con Rock Hudson. Terminata l’esperienza americana, gira Sacco e Vanzetti (1971) di Giuliano Montaldo, tornando poi ai film di genere, che alterna a sceneggiati e film tv. Nel 1987 è nel cast de Il ventre dell’architetto di Peter Greenaway, ma la sua carriera cinematografica praticamente termina lì.
Sceneggiati e film per la tv, si diceva. E infatti Fantoni interpreta numerose riduzioni televisive di importanti lavori letterari e sceneggiati che, soprattutto negli anni ’60 e ’70, riscuotono grande successo. Il primo è Ottocento (1959-60) da Salvator Gotta, interpretato con Lea Padovani e Virna Lisi e la regia di Anton Giulio Maiano. Nel 1963 è protagonista di Giuseppe Verdi, diretto da Mario Ferrero, in cui veste i panni del celebre compositore, mentre nel 1969 è Oliver Cromwell nell’omonimo film tv, diretto da Vittorio Cottafavi. E’ poi protagonista assoluto anche degli sceneggiati (o miniserie) Con rabbia e con dolore (1972) di Giuseppe Fina e Lungo il fiume e sull’acqua (1973) di Alberto Negrin, mentre nel 1974 è con Lea Massari nel celebre Anna Karenina di Sandro Bolchi. Nel 1982 in Delitto di stato (Rai2) di Gianfranco De Bosio fa scandalo il suo nudo integrale frontale, il primo maschile nella storia della tv italiana, mentre nel 1986 ne La piovra 2 è il colonnello Ettore Ferretti dei servizi segreti. Nel 1988 è diretto nuovamente da Bolchi nel film tv La coscienza di Zero, nel 1992 è Papa Adriano II nella miniserie Carlo Magno di Clive Donner, e nel 1994 è con Marcello Mastroianni e Max Von Sydow nella miniserie A che punto è la notte di Nanny Loy. Nel gennaio del 1997 viene operato di laringectomia, che gli causa problemi vocali e pone fine alla sua carriera attoriale, portandolo a dedicarsi alla regia, non prima di girare nel 1999 la miniserie Fine secolo e una puntata della prima stagione de Il commissario Montalbano.
Fantoni è molto attivo anche nel doppiaggio, prestando la sua voce all’indimenticabile colonnello Kurtz di Marlon Brando in Apocalypse Now, a Henry Fonda in Meteor, a Rock Hudson ne Il gigante, a Ben Kingsley in Gandhi, a Richard Burton nella miniserie Wagner, a Gregory Peck in Abbandonati nello spazio e in Un uomo senza scampo, a Max von Sydow in Uragano, a Klaus Kinski in Aguirre, furore di Dio, ma anche a Maurizio Arena in Poveri ma belli e Tomas Milian ne Il bell’Antonio. Oltre ad essere voce narrante in vari film, come Don Camillo monsignore… ma non troppo, è stato anche narratore per la raccolta di fiabe popolari I Racconta Storie. In radio ha invece condotto con il drammaturgo Diego Fabbri il programma Voi ed io su Rai Radio Uno.
A teatro Fantoni lavora con Luchino Visconti in Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, con Giorgio Strehler ne La trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni e Minna von Barnhelm di Gotthold Ephraim Lessing, con Giuseppe Patroni Griffi in Tradimenti di Harold Pinter. E poi classici come Zio Vania e Tre sorelle di Anton Čechov, L’uomo difficile di Hugo von Hofmannsthal, I giganti della montagna di Luigi Pirandello, Il lungo pranzo di Natale di Thornton Wilder e La scuola delle mogli di Molière, oltre agli shakespeariani Otello, La tempesta e Misura per misura. Per Manlio Santanelli è invece protagonista di Regina madre, Uscita d’emergenza, Vita natural durante e Le sofferenze d’amore. Con Luca Ronconi e Valentina Fortunato (sua futura moglie, morta lo scorso anno), e con Mattia e Giancarlo Sbragia, Ivo Garrani e Luigi Vannucchi fonda negli anni ’70 alla prima cooperativa teatrale italiana: gli Associati. Tra le regie di Fantoni ci sono Piccoli crimini coniugali e Il libertino di Eric-Emmanuel Schmitt, Le furberie di Scapino di Molière, Bellissima Maria di Roberto Cavosi, Giù dal monte Morgan di Arthur Miller, oltre a Edipo.com scritto con Giole Dix e Dal matrimonio al divorzio di Georges Feydeau con Vincenzo Salemme. Nel 2002 riceve il Premio Flaiano alla carriera e dal 2012 è direttore artistico del Teatro Carcano di Milano con Fioravante Cozzaglio.