L’attore Julian Sands, protagonista di Camera con vista, è stato dichiarato morto dopo il ritrovamento dei suoi resti a distanza di cinque mesi dall’escursione sulle montagne innevate della California dove era scomparso
L’attore britannico Julian Sands, protagonista del celebre film Camera con vista, è stato dichiarato morto ieri, cinque mesi dopo essere scomparso durante un’escursione sulle montagne innevate della California meridionale. Aveva 65 anni.
I resti umani, perlopiù scheletrici, scoperti da escursionisti il 25 giugno nelle vicinanze del luogo in cui Sands era scomparso, sono stati identificati dal medico legale della contea di San Bernardino come appartenenti all’attore, come dichiarato dal dipartimento dello sceriffo della contea. La causa della sua morte è ancora oggetto di indagine, in attesa di ulteriori risultati dei test.
Sands, appassionato di attività all’aperto e alpinista, era stato segnalato come disperso il 13 gennaio, dopo essere partito per un’escursione in solitaria nell’area di Baldy Bowl, nelle montagne di San Gabriel, a circa 80 km a nord-est di Los Angeles. La vasta area inclinata al di sotto della cresta del monte Baldy è una meta molto frequentata da sciatori, scalatori e escursionisti. Tuttavia, le autorità avevano avvertito che l’abbondante neve causata dalle tempeste invernali rendeva l’area pericolosa per le attività all’aperto. Quella settimana le temperature durante la notte sono scese fino a -4°.
Una squadra di ricerca organizzata all’epoca fu costretta al rientro 24 ore dopo a causa del rischio di valanghe e delle cattive condizioni dei sentieri. Diverse ricerche successive non hanno portato a nulla, compresa una ricerca intensiva effettuata alcuni giorni prima che i resti di Sands venissero trovati nell’area selvaggia del monte Baldy, secondo quanto riferito dal dipartimento dello sceriffo. I segnali del cellulare rilevati domenica 15 gennaio indicavano che Sands si stava dirigendo verso la cresta del monte Baldy, ed era stata l’ultima indicazione apparente che fosse ancora in movimento.
In una dichiarazione pubblicata dal dipartimento dello sceriffo il 21 giugno, dopo l’ultima ricerca dell’agenzia ma prima del ritrovamento dei suoi resti, la famiglia Sands ringraziava le squadre di ricerca per i loro sforzi ed esprimeva una nota di rassegnazione riguardo al suo destino: “Continuiamo a tenere Julian nel nostro cuore con luminosi ricordi di lui come un meraviglioso padre, marito, esploratore, amante del mondo naturale e delle arti, e come un artista originale e collaborativo“, si leggeva nella dichiarazione.
Sands, in un’intervista del 2020 al The Guardian, si descriveva come più felice quando era “vicino alla vetta di una montagna in una magnifica mattina fredda“. Ha anche ricordato un incontro ravvicinato con la morte durante un’ascensione nelle Ande nei primi anni ’90, quando si trovò intrappolato in una tempesta sopra i 6.000 metri con altre tre persone: “Stavamo tutti molto male“, raccontò. “Alcuni ragazzi vicino a noi persero la vita. Siamo stati fortunati“.