Addio a Carlo Croccolo, da Totò a Ollio, da Marilyn al David, fino a Capri

Carlo Croccolo mix

E’ morto a 92 anni l’attore napoletano Carlo Croccolo, a lungo accanto a Totò e celebre caratterista in 60 anni di cinema italiano. Dal doppiaggio di Ollio alla storia con Marilyn, dal David di Donatello alla fiction Capri

Se n’è andato questa mattina l’ennesimo grande caratterista (e non solo) del cinema italiano, Carlo Croccolo. L’attore napoletano aveva 92 anni e a darne notizia è stata la sua famiglia tramite la pagina Facebook ufficiale: «Questa mattina, alle prime luci dell’alba, si è spento il maestro Carlo Croccolo. Ha vissuto una vita straordinaria come straordinario è stato il suo talento. I funerali si terranno domani, domenica 13 ottobre, alle ore 16,presso la Chiesa San Ferdinando a Piazza Trieste e Trento». Dalle 15.30 sarà aperta la camera ardente nell’aula consiliare del Comune di Castel Volturno.

Nella sua longeva carriera, durata oltre 60 anni, Carlo Croccolo ha partecipato a 118 film, esordendo nel 1949 ne I pompieri di Viggiù accanto a Totò. E proprio il Principe De Curtis sarà uno dei punti di riferimento di Croccolo, con il quale girerà ben 9 film tra cui i cult Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli (11 film con lui) e Totò Diabolicus (1962) di Steno.

Tra le decine di film interpretati da Croccolo anche titoli di registi prestigiosi come Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica, Io, io, io… e gli altri (1966) di Alessandro Blasetti, Diabolik (1968) di Mario Bava, Casotto (1977) di Sergio Citti, Mi manda Picone (1984) di Nanny Loy, Il camorrista (1986) di Giuseppe Tornatore, ‘o Re (1989) di Luigi Magni, per il quale vinse il David di Donatello come miglior attore non protagonista, Giovani e belli (1995) di Dino Risi, Tre uomini e una gamba (1997) di Aldo Giovanni e Giacomo e Massimo Venier.

Carlo Croccolo si tolse anche lo sfizio di scrivere e dirigere due western nel 1971, con lo pseudonimo di Lucky Moore, Una pistola per cento croci con Tony Kendall e Black Killer con Klaus Kinski. Tanto anche il doppiaggio, a cominciare da quello di Oliver Hardy (Ollio), succedendo ad Alberto Sordi, fino a quello dello stesso Totò quando i suoi problemi di vista gli resero difficile farlo.

In televisione Croccolo ha partecipato a storici sceneggiati e serie Rai come Il giornalino di Gian Burrasca (1964) di Lina Wertmüller, Un uomo da ridere (1980) di Lucio Fulci, Un prete tra noi (1997) di Giorgio Capitani e soprattutto l’ultima fiammata della sua carriera, la fiction Capri (2006-2010), nella quale interpretò per tre stagioni il ruolo del pescatore Totonno. A teatro invece tanti spettacoli di successo come La grande magia (1985) di Eduardo De Filippo per la regia di Giorgio Strehler o le riedizioni di Rinaldo in campo (1987) e Aggiungi un posto a tavola (1990) di Garinei e Giovannini.

Nel 2008 Croccolo dichiarò di aver avuto per tre mesi nel 1961 una storia d’amore nientemeno che con Marilyn Monroe, per la quale, dice, «correvo ad Hollywood ogni volta che lei chiamava». Riguardo la sua Napoli in un’intervista per i suoi 90 anni disse «Non ho un buon rapporto con Napoli, è troppo ancorata al passato, come se non volesse migliorare. Ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio, un grido di ribellione per far venire fuori dalle cose vecchie la città nuova, la Nea-polis».

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