E’ morto l’attore inglese Albert Finney, ben cinque volte candidato all’Oscar. Tra le sue interpretazioni più celebri, quelle in Tom Jones, Hercule Poirot in Assassinio sull’Orient Express, ed Erin Brockovich.
Se n’è andato a 82 anni il grande attore inglese Albert Finney, cinque volte candidato all’Oscar. Un portavoce della famiglia ha detto che l’attore è morto dopo una breve malattia tenuta nascosta. Nel 2011 Finney aveva un cancro ai reni, ma non è chiaro se questo sia collegato alla sua morte.
Nato vicino Manchester nel 1936, Albert Finney inizia la sua carriera come attore di teatro shakespeariano, per poi passare prima in tv alla fine degli anni ’50. Nel 1960 esordisce sul grande schermo ne Gli sfasati di Tony Richardson, seguito da Sabato sera, domenica mattina di Karel Reisz che gli fa vincere il suo primo BAFTA (come miglior promessa). Nel 1963 torna a lavorare con Richardson, stavolta nei panni di Tom Jones nell’omonimo film, guadagnando la prima delle sue cinque nomination all’Oscar, oltre a due nomination ai Golden Globe, una ai BAFTA, e la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ottenuto il successo, Finney partecipa successivamente ad un’altra quarantina di film, interpretando anche Hercule Poirot nel celebre Assassinio sull’Orient Express (1974) che gli valse la sua seconda nomination come miglior attore protagonista, ottenendo un ingente numero di premi e di candidature. Dopo Tom Jones e Poirot, arrivano infatti per lui le nomination all’Oscar per Il servo di scena (1983) di Peter Yates, Sotto il vulcano (1994) di John Huston ed Erin Brockovich – Forte come la verità (2000) di Steven Soderbergh (unica candidatura da non protagonista). Cinque nomination, ma nessuna vittoria. Discorso diverso per i Golden Globe, che Finney riesce a vincere per 3 volte, grazie al già citato Tom Jones, a La più bella storia di Dickens (1970) di Ronald Neame in cui interpreta il tirchio Scrooge, e a Guerra imminente (2002) di Richard Loncraine in cui veste i panni di Winston Churchill. Ai 3 Globe si aggiungono altre 6 nomination, tra cui quella per Big Fish (2003) di Tim Burton, mentre il nutrito palmares di Finney conta anche ben 13 nomination ai BAFTA con 2 vittorie (più un BAFTA alla carriera) per i già citati Sabato sera, domenica mattina e Guerra imminente (per il quale vince anche un Emmy).
Tra gli altri film importanti interpretati da Albert Finney ci sono sicuramente Due sulla strada (1967) di Stanley Donen, I duellanti (1977) di Ridley Scott, Spara alla luna (1982) di Alan Parker, Annie (1982) di John Huston, Un ostaggio di riguardo (1987) di Alan J. Pakula, Crocevia della morte (1990) dei fratelli Coen, Traffic (2000) di Steven Soderbergh, Onora il padre e la madre (2007) di Sidney Lumet, The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007) di Paul Greengrass e The Bourne Legacy (2012) di Tony Gilroy. Nel 1984 Finney interpreta anche Papa Giovanni Paolo II nel tv movie di Herber Wise Pope John Paul II, mentre nel 2012 conclude alla grande la sua prestigiosa carriera in Skyfall di Sam Mendes, nei panni del vecchio e barbuto guardiacaccia della tenuta in cui James Bond si rifugia per la battaglia finale del film.