Mivà è il progetto solista di Marco Villella, ex membro de La Stazione e con i primi due singoli ha raggiunto la top 10 nella playlist virale Italia su Spotify: ecco la nostra intervista
Mivà nasce nel marzo del 2020 da Marco Villella, ex membro de La Stazione, band in attività dal 2016 e il primo singolo arriva a giugno 2020, con Colpa mia che gli è valso l’inserimento in varie playlist editoriali e la TOP 10 in virale 50 Italia per qualche settimana. Volevo fare il cantante, il suo secondo singolo, è uscito per Matilde dischi e distribuito da Artist First il 9 ottobre 2020. Ecco la nostra intervista con lui.
Ciao Marco, hai deciso di compiere un’esperienza da solista dopo quella con la band La Stazione. Come mai questa svolta?
L’esperienza con La Stazione è stava utile quanto stimolante. Essendo amici prima che componenti di una band, è stato molto facile confrontarci rispetto alla decisione di abbandonare il progetto. Lo stesso venire da esperienze e ascolti musicali diversi è stato il nostro punto di forza, ma probabilmente anche la causa di questo scioglimento.
Se tu non avessi fatto il cantante cosa avresti scelto come mestiere?
Non credo di poter dire di fare il cantante a tutti gli effetti. La canzone parla proprio di questo, del fatto che molte volte non si ha il coraggio di prendere un’unica soluzione rispetto a ciò che si vuole fare. Attualmente sto comunque affrontando un percorso di studi differente da quello musicale, quindi evidentemente non sono ancora riuscito a passare allo step successivo.
Quali sono le tue principali influenze musicali?
Credo che il fatto di avere influenze musicali diverse, arrivate in differenti periodi della mia vita, mi abbia dato la possibilità di adattarmi alla musica attuale e magari di essere difficilmente etichettabile in un genere specifico. Ascolto comunque molto cantautorato e dai 15 anni in poi mi sono buttato sul rap come conseguenza naturale del voler dare più importanza alle parole che alla musica, non solo in ciò che faccio ma anche in ciò che ascolto.
Di cosa parla il tuo primo singolo Colpa mia?
Colpa mia è uno dei brani più rappresentativi della mia persona , proprio questo mi ha spinto ad utilizzarlo come prima uscita per Mivà. La colpa è una “patata bollente” che scarichiamo al prossimo , senza che si riesca a trovarne un legittimo proprietario. Nella storia d’amore finita male che racconto, non è importante che qualcuno abbia il coraggio di ammettere i propri errori, ma che da questi errori si possa imparare a guardarsi dentro e a conoscersi nel profondo.
Quali consigli ti senti di dare per poter fare il cantante?
Qualsiasi suggerimento da parte mia risulterebbe poco attendibile, specialmente se si considera che ho ancora tanta strada da fare. Credo comunque che la costanza, l’impegno ed il talento siano i fattori chiave per la buona riuscita di un progetto.
Quali sono i tuoi progetti futuri dopo questi tuoi due singoli?
Ho tante canzoni già scritte he aspettano solo di essere prodotte e registrate in maniera definitiva. Credo che nei prossimi mesi il piano sarà quello di pubblicare più canzoni possibili, nella speranza che si possa prima o poi tornare a suonare live.
