Fuori il videoclip ufficiale di Mi fiderò (feat. Madame), il nuovo singolo di Marco Mengoni
Fuori il videoclip ufficiale di Mi fiderò (feat. Madame), il nuovo singolo di Marco Mengoni, prodotto da Tino Piontek (in arte Purple Disco Machine) estratto da Materia (Terra), il primo progetto discografico di tre album uscito lo scorso 3 dicembre. Questo brano arriva dopo il singolo Cambia un uomo, certificato disco d’oro. Mi fiderò, scritto da Marco Mengoni con Madame, Tony Maiello, Riccardo Scirè e Alex Andrea Vella, è un up-tempo che esplora il funk con una ritmica preponderante.
La fiducia, come elemento alla base di ogni relazione, non è fatta solamente di promesse, ma passa anche dalla concretezza di labbra, sguardi e mani. Con questo brano Marco Mengoni fa un percorso a ritroso, legando la fiducia ad elementi primordiali come l’istinto o la chimica, che spesso sono messi in secondo piano rispetto a una miope iper-razionalità che ci rende poco predisposti alla conoscenza di noi stessi e degli altri. La pelle, il sapore e il tremolio dicono tanto e abbattono ogni schema.
L’idea del videoclip prende corpo ispirandosi alle idee dell’architetto, designer e fotografo Ettore Sottsass e dell’artista visuale Franz Erhard Walther. Nel loro percorso si trova tanto di Materia (Terra) e l’esigenza di Mengoni e del regista Roberto Ortu è stata proprio quella di recuperare il lavoro e il pensiero di artisti che già avevano affrontato il tema della necessità di ritrovarsi, trovare una soluzione, inventare uno spazio (nella terra), costruire dal niente e fuggire dalle strutture rigide e precostituite.
L’ambientazione scelta per le riprese è l’edificio-quartiere “Nuovo Corviale” alla periferia di Roma, un contesto urbano dominato dal cemento, da strutture fisse e indistruttibili in cui si muove l’attore Vincenzo Crea, protagonista del video, che veste i panni di una sorta di alter-ego di Marco Mengoni. Questa figura alla ricerca di libertà tenta di fuggire dalle costrizioni, dai limiti, dalle oppressioni simboleggiate dal blocco di cemento per approdare in un deserto. Qui deve confrontarsi con sé stesso, ricostruire e delineare i suoi spazi dove non c’è niente. Come affermava Sottsass, “[…] Inventare uno spazio significa creare la materia […], perciò il protagonista, cerca strutture e soluzioni più plastiche per dar vita alla sua nuova casa. È sulla progettazione come atto di fiducia e di slancio del presente che si basa l’intero videoclip, la cui scena madre diventano le mani dell’attore sui materiali di lavoro. Queste strutture non tradizionali, non fisse, che guardano all’apertura, si ritrovano in tutti i videoclip di Mengoni, proprio a voler comunicare il desiderio e la ricerca di spazio e un proiettarsi verso il futuro senza seguire nessuno schema.
