Marchio di fabbrica, l’opera teatrale ideata da Francesca Romana Miceli Picardi, sarà in scena al Teatrosophia dal 29 novembre al 2 dicembre. Lo spettacolo regalerà al pubblico uno spaccato di vita quotidiana di tre donne in un periodo di crisi economica mondiale.
Arriva al Teatrosophia Marchio di fabbrica, il testo scritto e diretto da Francesca Romana Miceli Picardi che dal 29 novembre al 2 dicembre vede in scena la stessa autrice con Valentina Martino Ghiglia e Alessandra Muccioli.
Lo spettacolo patrocinato dal Municipio Roma 1 Centro, vede in scena tre donne di estrazioni diverse, unite da un rullo meccanico e dagli imballatori. Vite strette, piccole. Nulla è andato come doveva andare. Ventiquattro ore con i loro sogni andati in fumo. Ventiquattro ore che diventano una roulette russa. Pochi elementi di scena; il corpo e la narrazione sono il focus. Uno spettacolo che si muove dialetticamente come le azioni che le tre donne compiono: compulsivamente, frettolosamente, con attenzione ma nella svogliatezza. Un dialogo serrato che dà poco spazio all’immaginazione. Tre corpi stanchi eppure senza posa.

È uno spettacolo che racconta la quotidiana fatica, le quotidiane miserie, di cui le tre donne riescono anche a ridere. E i ricordi che danno loro calore e il lento omicidio di quella “figlia legittima del cuore”, che è la speranza. Uno spaccato di un’Italia silente che diventa un urlo bianco da telegiornale, fino a quando non avverrà un cambiamento.
«L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Sì, ma quale? Quello che ringrazi se riesci a trovare» afferma l’autrice. «Quello che dopo anni di studi, laurea, master, specializzazione, due lingue e un corso di cucina (che non si sa mai), ti porta dritto ad una catena di montaggio: sottopagata e con orari da cardiopalma. Non un minuto di ritardo. I fornitori non possono aspettare. I clienti non possono aspettare. Controlli. Badge da timbrare. Pausa di mezz’ora. E ricominci.»
