Luciano Ligabue racconta in Made in Italy l’italiano medio e i suoi problemi, dalla precarietà alla famiglia, anche grazie alle grandi interpretazioni di Stefano Accorsi e Kasia Smutniak.
La vita di un italiano medio
Il rocker Luciano Ligabue torna al cinema con il suo terzo film da regista, Made in Italy, e riabbraccia Stefano Accorsi, già protagonista del suo fortunato esordio Radiofreccia. Riko (Accorsi) è un uomo onesto e lavora come insaccatore di salumi, un lavoro che non ha scelto e che non ama, sposato con la parrucchiera Sara (Kasia Smutniak). Hanno anche un figlio in procinto di iniziare il DAMS, ma il loro rapporto è però ormai logoro dopo tanti anni, e lui (che non disdegna qualche scappatella) sospetta che lei abbia un altro. Attorno alla coppia ruotano una serie di amici fidati: c’è Carnevale (Fausto Maria Sciarappa), uno che non ha mai lavorato, c’è Max (Walter Leonardi) e tutta una serie di personaggi con i quali Riko condivide una quotidianità fatta di alti e bassi, ma anche di piccole avventure da uomo comune, come ad esempio scontrarsi con la polizia ad un corteo a Roma o tentare di salvare un amico ludopatico.
Gli italiani poco raccontati al cinema
“Cambia te, invece di aspettare il cambiamento“, questo è il consiglio che Riko riceve dall’amico Carnevale. E attraverso i cambiamenti che si susseguono nella vita di un uomo onesto, di provincia, senza particolari ambizioni, che si sviluppa il film di Luciano Ligabue, tratto dal suo concept album uscito lo scorso anno. Quelli che erano i ragazzi del suo Radiofreccia, oggi sono comuni adulti, con un quotidiano da affrontare non molto diverso da quello della maggior parte degli italiani. Sì perché Made in Italy racconta proprio quella (larga) fetta di persone le cui storie normalmente non vengono portate al cinema, perché ritenute poco interessanti. Un’Italia di persone per bene che indubbiamente non hanno l’appeal di un cattivo alla Gomorra e che non hanno una vita particolarmente avventurosa, impegnati ad arrivare alla fine del mese e a combattere con rapporti familiari complicati anche dalla precarietà.

Noi siamo Riko
Fondamentalmente c’è un po’ di Riko in tutti noi, quello che “dopo 30 anni è ancora lì a insaccare mortadelle per 1200 euro al mese“, quello che si ritrova a sfogare le frustrazioni di una vita contro la polizia che presidia una manifestazione, quello che ha un figlio che “è il primo della famiglia a riuscire ad andare all’università“, quello di un’Italia che non funziona e in cui ci si accontenta di piccole cose, come una cena con gli amici di sempre o una gita in una Roma ormai snobbata dagli stessi italiani, che preferiscono andare in vacanza altrove. Made in Italy è quindi uno spaccato di vita quotidiana dell’italiano medio, che conferma le qualità di Luciano Ligabue nel saper raccontare storie di una provincia italiana che lui conosce bene. “Un atto d’amore frustrato verso il nostro paese” come l’ha definito lo stesso regista.
Ligabue dirige col cuore una grande coppia di attori
Ligabue non ha l’estetica del cinephile, ma scrive e dirige un film con il cuore (e con tanti momenti conviviali, un po’ alla Ozpetek, funzionali soprattutto all’inserimento dei suoi brani nella colonna sonora da lui firmata), puntando alla pancia degli spettatori attraverso temi come il tradimento o la perdita del lavoro (se non addirittura di una parte di sé), e di quanto poi ci si senta inutili nell’affrontare delle così difficili situazioni, anche a livello familiare. In questo lo aiutano le grandi interpretazioni di Stefano Accorsi, (che si candida di diritto ad una nomination ai David) nei panni di un uomo dal presente complesso e duro, e di Kasia Smutniak, che inizialmente non doveva partecipare al film (nonostante sia la compagna del produttore Domenico Procacci), ma che è risultata indubbiamente una scelta vincente nel ruolo di una donna frustrata ma protettiva, che sopporta gli atteggiamenti del marito, vivendo di brevi attimi di serenità.
Made in Italy, scritto e diretto da Luciano Ligabue, con Stefano Accorsi, Kasia Smutniak, Fausto Sciarappa, Walter Leonardi, Filippo Dini, Tobia De Angelis, Alessia Giuliani, Gianluca Gobbi, uscirà nelle sale il 25 gennaio 2018, distribuito da Medusa Film.