Dal 14 giugno sarà proiettato nelle sale Macbeth Neo Film Opera: una nuova visione del capolavoro di William Shakespeare, in perfetta simbiosi tra cinema, teatro e opera
Nelle sale da giovedì 14 giugno con Distribuzione Indipendente, Macbeth Neo Film Opera, esordio alla regia di Daniele Campea prodotto da Creatives e Fondazione Pescarabruzzo. Presentato in anteprima alla 63. edizione del Taormina FilmFest, Macbeth Neo Film Opera è un oggetto anomalo all’interno del panorama indipendente italiano e non solo, felicemente svincolato da qualsivoglia tendenza o convenzionalismo. Regista, sceneggiatore e compositore abruzzese, classe 1982, Daniele Campea rivisita in chiave moderna e innovativa una delle più celebri opere shakespeariane regalando allo spettatore un’esperienza cinematografica totale, in cui suoni e melodie plasmano la storia stessa: la musica non si limita a fare da colonna sonora alle immagini ma le immagini stesse creano una “colonna visiva” per le musiche, la recitazione si basa su precise scansioni ritmiche e ogni elemento sonoro si amalgama completamente con la sua controparte visiva. Con musiche di Giuseppe Verdi e inserti sperimentali realizzati dallo stesso regista.
Girato in soli otto giorni in un’ex fabbrica abbandonata nel comune di Popoli – che richiama scenari post industriali, quasi apocalittici – e in varie location all’interno dei parchi naturali d’Abruzzo, il progetto è caratterizzato da un bianco e nero “espressionista” che accentua chiaroscuri, ombre, ambientazioni allucinate, ponendo l’attenzione sui volti degli interpreti prima ancora che sui loro corpi. Per la prima volta sullo schermo Macbeth è interpretato da una donna, l’attrice teatrale Susanna Costaglione, che plasma un personaggio androgino, sospeso in un mondo da incubo, divorato dalla sua solitudine. Nel cast anche l’attore e doppiatore Franco Mannella (Macduff), la musicista e attrice Irida Gjergji Mero (Lady Macbeth) e il regista teatrale Claudio Di Scanno (Banquo). Le scenografie, i costumi e gli oggetti di scena sono opera degli artisti Gianni Colangelo MAD e Antonella Pal, che si sono ispirati all’immaginario steampunk anche con l’ausilio di materiali di risulta.