Loredana Bertè compie 70 anni: la videostory della sua carriera, da Mimì a Renato, da Borg a Sanremo

Loredana Bertè 70 anni

La rocker italiana Loredana Bertè compie 70 anni: ripercorriamo la sua carriera attraverso una videostory della sua carriera e non solo, da Mia Martini a Renato Zero, dai grandi successi a Borg, da Sanremo ad Amici

Loredana Bertè, tra le maggiori rockstar della musica italiana, compie oggi 70 anni. Regina degli anni ’80, interprete di brani che hanno fatto la storia, sorella della compianta Mia Martini, “sorella” di Renato Zero, ex compagna di Adriano Panatta e di Mario Lavezzi, ex moglie di Bjorn Borg, Loredana è sulla cresta dell’onda da 50 anni, conditi di tante soddisfazioni, ma anche di alti e bassi, e momenti molto bui.

Nata il 20 settembre 1950 a Bagnara Calabra, da quel piccolo paesino è partita alla conquista del trono della musica leggera italiana, perlomeno in ambito femminile. La sua è una famiglia tutta al femminile, composta da ben quattro sorelle, di cui una, Domenica, diventerà famosa con lo pseudonimo di Mia Martini, ma per tutti sarà sempre Mimì. E’ dalla metà degli anni ’60 che Loredana comincia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, iniziando dal Piper, la famosa discoteca romana. Lei, così ribelle e selvaggia, in mezzo a tutti quei figli di papà, fianco a fianco alla “decadente” Patty Pravo? Per carità, quella non poteva che essere un’esperienza fatalmente breve.

E così, conosciuto nel frattempo un altro outsider come Renato Zero, comincia pian piano a costruirsi una carriera. Scelti entrambi da Don Lurio, fanno parte dei cosiddetti “Collettoni” di Rita Pavone nelle sue trasmissioni televisive, poi è la volta del musical: prima Orfeo 9 di Tito Schipa Jr., poi sempre insieme nella allora scandalosa versione italiana di Hair, storico musical dai temi scottanti in quel periodo, tra cui la guerra del Vietnam. In quei primi anni ’70 è anche compagna del tennista Adriano Panatta.

Ma il talento di Loredana Bertè è nella musica, e nel 1974 esce il suo primo album Streaking: è subito scandalo, perché in copertina Loredana appare nuda. E’ solo la prima di una lunga serie di censure: la copertina viene cambiata, ma incontra ugualmente l’ostracismo dell’allora radio pubblica, poco incline a trasmettere canzoni dai testi forti. Il vero exploit di Loredana avviene l’anno dopo, nel 1975: il singolo Sei bellissima ottiene un grande successo e a tutt’oggi è considerato – con merito – un classico della musica italiana. Il brano viene incluso nell’album Normale o Super del 1976, mentre nel 1977 esce T.I.R., il suo terzo LP.

Nonostante la produzione artistica di Mario Lavezzi che sarà suo compagno di lavoro e nella vita per diversi anni, e nonostante già un certo visibile impegno sia musicale sia nei testi, la vera consacrazione di Loredana Bertè cantante e interprete arriva però nel 1978 con la pubblicazione di un 45 giri firmato Ivano Fossati, esordiente autore nonché componente di un gruppo per i tempi un po’ underground, I Delirium, dal titolo Dedicato. Per alcuni una sorta di manifesto politico, per Loredana un pezzo storico tra i più amati da lei stessa.

La canzone farà parte dell’album BandaBertè (1979) che confermerà Loredana come una delle protagoniste del panorama rock italiano e che vedrà al suo interno collaborazioni prestigiosissime: oltre al già menzionato Ivano Fossati, Pino Daniele, Alberto Radius, la coppia Battisti-Mogol, Avogadro, Lavezzi, ecc. …e la luna bussò è il brano più famoso dell’album e altro pezzo storico del repertorio di Loredana, prima e forse unica cantante ad usare sonorità reggae in Italia.

Le grandi collaborazioni nei successivi album e negli anni a seguire saranno numerosissime. Da Ron a Renato Zero, da Mia Martini a Gianni Bella a Enrico Ruggeri (Il mare d’inverno), al compositore brasiliano Djavan, a Bruno Lauzi, a Corrado Rustici, e tanti altri. Nel 1980 è la volta di Loredanabertè con il trascinante pezzo da traino In alto mare.

Due anni dopo arriva l’enorme successo di Non sono una signora, con cui vince il Festivalbar 1982. L’album di quell’anno, Traslocando, è uno del suoi dischi più belli e intensi. Questo è il vertice assoluto della tenebrosa cantante, da cui non poteva che seguire un declino – seppur breve – segnato da vari tentativi di tornare alla ribalta (come il finto pancione esibito ad un’edizione sanremese).

Nel 1989 si materializza invece lo spettro della disperazione e della depressione nella figura del tennista Bjorn Borg: una storia d’amore totale che ha rischiato di distruggere psicologicamente Loredana, soprattutto dopo l’abbandono di lui. Ne è un simbolo l’aggressivo e amaro singolo Amici non ne ho, un brano che dice tutto circa la sua situazione esistenziale (nemmeno mitigata dai pur lievi tratti ironici).

I drammi di casa Bertè, però, non finiscono qui. Nel maggio 1995 scompare l’amata-odiata sorella, quella Mia Martini che si è sempre intestardita a cercare un successo tutto personale, lontano dall’ombra dell’ingombrante parente. La tragedia segna profondamente la già provata cantante, che con la sorella aveva cantato in coppia al Festival di Sanremo col brano Stiamo come stiamo.

L’attività musicale di Loredana comunque non si ferma. Nell’album che segue, Ufficialmente dispersi, debutta come autrice dei testi. Gli album successivi Un pettirosso da combattimento (per colpa del quale litiga ferocemente con l’amico di sempre Renato Zero) e il live Decisamente Loredana (che segnerà la riappacificazione con Renato, con cui duetta su In alto mare) contengono pezzi autobiografici che svelano appieno l’ultima Bertè.

A partire dal 1998 c’è una brusca fermata, forse una pausa di riflessione per ritrovare se stessa. Sarà il 52° Festival di Sanremo a restituirla ai suoi fans con il brano Dimmi che mi ami. Il 2004 rilancia Loredana Bertè con la trasmissione tv Music farm; inoltre la sua In alto mare viene ripresa e remixata per comporre Waves of luv, uno dei tanti tormentoni estivi che infiamma le discoteche italiane.

Partecipa a Sanremo 2008 e scoppia un caso: il brano che presenta, Musica e parole, è in realtà Ultimo segreto, brano cantato da Ornella Ventura vent’anni prima, nel 1988, e prodotto da Tullio De Piscopo insieme ad Alberto Radius, che è anche l’autore. Radius, storico leader dei Formula Tre, è però anche l’autore di Musica e parole: scoppia quindi un singolare episodio di “autoplagio” che porta alla squalifica di Loredana Bertè dalla gara.

Torna sul palco di Sanremo 2012 con il brano Respirare scritto e con lei cantato da Gigi D’Alessio. All’inizio del 2014 in occasione dei suoi quarant’anni di carriera torna a esibirsi dal vivo con il tour Bandabertè 1974-2014. L’anno seguente, nel novembre del 2015, dà alle stampe la sua autobiografia ufficiale dal titolo Traslocando (come il suo album del 1982).

Nel 2016 esce il suo nuovo disco Amici non ne ho… ma amiche sì! in concomitanza del suo ritorno in tv: ricopre per più di una stagione il ruolo di tagliente giudice nella nuova edizione di Amici di Maria De Filippi. Nel 2018 è giudice della trasmissione canora Ora o mai più, condotta da Amadeus.

Sempre nel 2018 conosce una nuova ondata di popolarità e successo grazie al singolo realizzato in collaborazione con i Boomdabash intitolato Non ti dico no. Il brano esce a maggio e diventa uno dei tormentoni dell’estate. Oltre a essere incluso nel disco del gruppo, viene inserito anche in Liberté, nuovo album di inediti del settembre 2018.

Nel 2019 torna a Sanremo con il brano Cosa ti aspetti da me e nel corso dell’anno pubblica il singolo Tequila e San Miguel scritto da Calcutta e Tommaso Paradiso, e partecipa come featuring insieme a J-Ax al singolo di Fabio Rovazzi Senza pensieri. Doppia inoltre nonna Addams nel film d’animazione de La famiglia Addams. Dal settembre 2020 partono i festeggiamenti per i suoi 70 anni, con le ristampe di alcuni suoi celebri album, mentre un nuovo disco di inediti è stato preannunciato per la primavera 2021, a dimostrazione che Loredana Bertè non ha alcuna intenzione di fermarsi. Al contrario, vuole regalare ancora tante emozioni ai suoi numerosissimi fan.

(testo: biografieonline.it)

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