L’invenzione di noi due, recensione della commedia romantica con Lino Guanciale e Silvia D’Amico

L'invenzione di noi due -Silvia D'Amico e Lino Guanciale (foto Matteo Girola)
L'invenzione di noi due -Silvia D'Amico e Lino Guanciale (foto Matteo Girola)

La recensione di L’invenzione di noi due, commedia romantica (ma non solo) con Lino Guanciale e Silvia D’Amico, tratta dall’omonimo romanzo di Matteo Bussola: nel cast anche Francesco Montanari e Paolo Rossi

Tratta dall’omonimo romanzo di Matteo Bussola e presentato in anteprima al Taormina Film FestivalL’invenzione di noi due è una commedia romantica che compie una profonda introspezione sulla coppia e sull’importanza di fare sempre il bene dell’altro. Diretto da Corrado Ceron, nel cast anche Francesco Montanari e Paolo Rossi.

Le ceneri di un amore

Milo (Lino Guanciale), sposato con Nadia (Silvia D’Amico) da quindici anni, si accorge che lei non lo desidera più. Non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi più nulla. Ma Milo non si arrende e un giorno le scrive un’e-mail fingendosi “Antonio”, un altro uomo, dando così inizio ad una corrispondenza segreta. In quelle lettere, sempre più fitte e intense, entrambi cominciano a rivelarsi come mai prima.

L'invenzione di noi due -Silvia D'Amico e Lino Guanciale (foto Matteo Girola)
L’invenzione di noi due – Silvia D’Amico e Lino Guanciale (foto Matteo Girola)

Una coppia ai raggi X

Come può sprofondare nell’incomunicabilità e nell’indifferenza una coppia che si è sempre contraddistinta per la complicità, la voglia di ridere e la condivisione? Strano, eppure è proprio questo ciò che accade ai due protagonisti di L’invenzione di noi due. Lui, Milo, è un uomo che si è arreso nella vita, che ha voluto accontentarsi preferendo il certo per l’incerto senza mettersi in discussione fino in fondo. “Hai dato solo la tua scorza, ti sei nascosto”, gli rimprovererà lei, Nadia. Ma a sua volta anche Nadia si è persa. Ha perso entusiasmo e poi se stessa. E nel farlo ha perso anche il contatto con la sua storia d’amore. Guardandoli dall’esterno, sembra che lui obbedisca, mentre lei si annoia.

Un film di caratteri

Il regista Corrado Ceron sceglie di mostrare Milo e Nadia attraverso un’ottica estremamente soggettiva, che segue i personaggi e spesso fa guardare il pubblico direttamente dai loro occhi. “L’invenzione di noi due è un film dal doppio respiro, quello leggero e spensierato dell’innamoramento e quello crudele e pungente dell’amore bruciato e divenuto cenere”, ha dichiarato il cineasta, per poi aggiungere: “Un film di caratteri, in cui gli attori si mettono in gioco completamente cercando nella spontaneità e nell’improvvisazione, andando oltre il testo scritto, in modo da immergersi totalmente nella scena, vivendola e interpretandola a modo loro”.

L'invenzione di noi due -Silvia D'Amico, Lino Guanciale e Francesco Montanari (foto Matteo Girola)
L’invenzione di noi due – Silvia D’Amico, Lino Guanciale e Francesco Montanari (foto Matteo Girola)

Chimica che non convince

In effetti le buone performance dei due protagonisti accrescono la credibilità di una storia che in alcuni passaggi scivola un po’ nella retorica (peccato tutto sommato veniale, ereditato dal bestseller dal quale è tratto). Il buon livello della recitazione – che coinvolge anche i due personaggi secondari interpretati da Francesco Montanari e Paolo Rossi – risulta fondamentale in un film così pieno di dialoghi e carteggi. Lo stile, proprio per questo ricchissimo impianto espositivo ed indagatorio, ricorda per certi versi l’affascinante prolissità di Storia di un matrimonio di Noah Baumbach. Paragone più che onorevole, anche se in questo caso latita un elemento fondamentale per la perfetta riuscita del film.

Pur non essendo in dubbio il talento di Lino Guanciale e Silvia D’Amico, va infatti denotata una mancanza di chimica tra i due. Purtroppo risulta difficile percepire tracce di un qualsiasi tipo di passione tra loro, sia quando la narrazione va indietro nel tempo fino all’inizio della relazione che quando torna nel presente per registrare l’evidente momento di crisi.

Chi decide quand’è davvero troppo tardi?

Un aspetto decisamente interessante è poi la convivenza tra un tema attuale come lo sgretolamento della coppia accanto ad una modalità anacronistica come lo scambio di messaggi scritti a matita sui banchi di scuola (è proprio così che ha avuto inizio la conoscenza tra i due protagonisti, ai tempi del liceo). La storia d’amore raccontata da L’invenzione di noi due parte dalla disgregazione della coppia per arrivare a parlare anche di quanto i ritmi frenetici della vita possano causare spaesamento.

Milo e Nadia si amano e se lo diranno sempre, fino all’ultimo istante, ma hanno smesso di “farsi del bene”. Lui ha rinunciato a tutto, anche a sognare, mentre lei ha fallito in tutto: non riesce a completare il libro che sta scrivendo ormai da 13 anni, non ha realizzato il sogno di diventare madre, cambia un lavoro dopo l’altro. Ma, in fondo, chi decide quand’è davvero troppo tardi per rimediare?

TITOLO L’invenzione di noi due
REGIA Corrado Ceron
ATTORI Lino Guanciale, Silvia D’Amico, Francesco Montanari, Paolo Rossi, Diego Facciotti, Emanuele Fortunati, Elisabetta De Gasperi
USCITA 18 luglio 2024
DISTRIBUZIONE Be Water Film in collaborazione con Medusa Film
VOTO:

3 stelle e mezza

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