La nostra video intervista a Leo Gassmann, protagonista del film tv Califano nei panni del grande Franco Califano: ci ha raccontato questo suo esordio attoriale, del Califfo, se interpreterebbe nonno Vittorio Gassman, della sua partecipazione a Sanremo 2024
Vi presentiamo la nostra video intervista a Leo Gassmann, protagonista del film tv Califano nei panni del grande Franco Califano.
Ci ha raccontato questo suo esordio attoriale, inizio di una carriera parallela a quella della musica, del Califfo e di come si è preparato, se interpreterebbe il nonno Vittorio Gassman in un eventuale biopic, e della sua partecipazione a Sanremo 2024 e per chi farà il tifo.
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Califano cast
Diretto da Alessandro Angelini e interpretato da Leo Gassmann e, in ordine alfabetico, Valeria Bono, Andrea Ceravolo, Angelica Cinquantini, Angelo Donato Colombo, Giampiero De Concilio, Jacopo Dragonetti, Andrea Dugoni, Rosa Palasciano, Antonio Perna, Celeste Savino, Tiziano Scirè, Simone Spinazzè, Califano andrà in onda l’11 febbraio 2024 su Rai1 e RaiPlay.
Nei prossimi giorni le nostre altre video interviste e il video del photocall.

Califano trama
Roma, 1984. Teatro Parioli, mille spettatori attendono che salga sul palco il Maestro, il Poeta, il saltimbanco, il Califfo. Franco è nel camerino in attesa di quella che sarà la serata più importante della sua vita: d’ora in avanti basta follie, sarà il miglior Califano possibile. Di lì a poco sei uomini in divisa faranno irruzione nel camerino, gli metteranno le manette ai polsi e lo faranno sfilare davanti al suo pubblico esterrefatto. Andiamo indietro negli anni: Roma, 1961. Franco ha 22 anni, vive a Roma con la madre e il fratello, è orfano di padre, scrive poesie e sogna la Dolce Vita.

Conosce Antonello Mazzeo, amico che gli resterà fedele per tutta la vita, e Rita, suo primo amore, con la quale si sposerà e darà alla luce la sua unica figlia. Ma a Franco la quotidianità ordinaria diventerà sin da subito troppo stretta e nel 1963 abbandonerà tutto e tutti trasferendosi a Milano, ospite di Edoardo Vianello. Inizierà a scrivere canzoni, frequentare molte donne, a consumare droga e a fare amicizie importanti come quelle con Gianni Minà e Ornella Vanoni. Inizierà ad avere successo come autore e scout, senza mai abbandonare alcune sue fragilità che nel 1968, al culmine di una depressione, lo porteranno a trascorrere qualche mese in una clinica per disintossicarsi dalla cocaina.
Ma il Califfo è determinato, ambizioso. Ricomincia da zero: e torna a scrivere successi tra i quali Minuetto interpretato da Mia Martini e con Edoardo Vianello fonda la Apollo Records, scommette sui Ricchi e Poveri, li porta a Sanremo e nello stesso periodo si innamora di Mita Medici. Eppure, anche questo momento aureo non è destinato a durare. Ben presto comincia di nuovo a sentirsi in gabbia, si allontana dalla Medici, fino alla svolta negativa: l’arresto per droga. Il carcere è un colpo di grazia, ma anche un’occasione di rinascita. Franco riesce ad ottenere i domiciliari e grazie all’aiuto del grande amico Mazzeo riesce a scrivere ed incidere l’album Impronte Digitali, la sua più grande eredità, il suo grande riscatto.