Ha debuttato su Fox Crime la seconda stagione di American Crime Story, che ha per protagonista il pluriomicida Andrew Cunanan, assassino di Gianni Versace. Alla base della serie, le circostanze sulla morte dello stilista e la figura del suo inquietante assassino.
L’uomo da copertina
Miami 1997. Il primo episodio si apre con un lungo intro di sette minuti sulle note di Adagio in Sol minore di Albinoni, con la quasi totalità di assenza di dialoghi e battute, in cui vediamo Gianni Versace (Edgar Ramirez) nei suoi ultimi minuti di vita. L’episodio si sviluppa su due piani temporali: un fatto antecedente al tempo narrato, ovvero il primo incontro tra lo stilista e il giovane Andrew nel 1990, e l’altro con l’uccisione di Versace. Il fulcro dell’episodio è proprio la presentazione del personaggio di Andrew Cunanan, interpretato dalla stella di Glee Darren Criss, di cui viene tracciato un profilo psicologico ben definito; infatti attraverso un notevole utilizzo di flashback notiamo quanto il serial killler fosse invidioso e bramoso di attenzioni, di quanto avesse bisogno di raccontare storie false e ben studiate pur di accattivarsi la benevolenza del suo interlocutore, fino ad arrivare all’insana ossessione per Gianni Versace. Subito dopo l’omicidio l’attenzione si sposta sugli avvenimenti seguenti, con la visione del cadavere da parte del suo compagno Antonio D’amico, interpretato da Ricky Martin nelle vesti inedite da attore, le indagini della polizia e l’arrivo di Donatella Versace interpretata magistralmente dalla straordinaria Penelope Cruz.
Omosessualità, omofobia e amore fraterno
Tratta dal bestseller di Maureen Orth, Vulgar Favors, uno dei temi più importanti e più presenti in questa serie è indubbiamente l’omosessualità. Quasi tutti i personaggi coinvolti nel racconto sono gay: basti pensare che il serial killer uccise i suoi quattro amanti, spinto forse dall’invidia o dalla non accettazione di sé. Sta di fatto che anche il colloquio tra la polizia e Antonio evidenzia quanto solo vent’anni fa l’omosessualità fosse ancora un tabù e che l’amore tra due uomini fosse sminuito e non sensibilmente accettato. Già da questo primo episodio si evince anche il forte legame che univa Gianni e Donatella. Affranta dalla morte dell’amato fratello, Donatella si mostra fragile ma allo stesso tempo pronta ad affrontare tutto ciò che consegue la perdita non solo di un familiare, ma anche del fondatore di un impero. Indubbiamente quello di Donatella è il personaggio con le maggiori opportunità di evoluzione e di fornire spunti di giudizio.

Cosa ne penserà casa Versace?
La signora Versace ha preso le distanze dalla serie, affermando di non aver dato alcuna autorizzazione e smentendo qualsiasi tipo di coinvolgimento in quanto già il libro, secondo lei, racconterebbe fatti mai esistiti. Pare inoltre che Penelope Cruz abbia contattato Donatella per confrontarsi con lei, assicurandole di averla interpretata con rispetto e sincerandosi di non averla offesa in alcun modo. La stilista ha ricambiato la cortesia inviando all’attrice un mazzo di fiori in occasione dei recenti Golden Globe. Si è espresso anche Antonio D’Amico sulla serie, definendola ”una fiction ridicola”, sottolineando come la scena in cui Ricky Martin tiene in braccio il corpo ormai esanime di Gianni non sia mai esistita.
E’ una serie imperdibile?
E’ presto per sbilanciarsi, ma indubbiamente L’assassinio di Gianni Versace non ha lo stesso impatto e la stessa forza della prima stagione di American Crime Story. Nonostante l’incredibile interpretazione di Penelope Cruz, somigliantissima alla Versace nelle movenze e nel modo di parlare, la serie si presenta quasi come una telenovela arricchita e rielaborata. I lunghi piani sequenza (immotivati), gli interminabili minuti di sottofondo musicale, la sceneggiatura alquanto debole, il racconto molto romanzato e il doppiaggio che purtroppo toglie molto a tutte le interpretazioni (in particolare a quella della Cruz), non permettono allo spettatore di avere la voglia e la curiosità di continuare a guardarla. Non è che si faccia proprio una gran fatica ad aspettare il secondo episodio e ci auguriamo che il creatore Ryan Murphy e lo sceneggiatore Tom Rob Smith abbiano in serbo piacevoli sorprese nelle prossime puntate. Stay tuned!
L’assassinio di Gianni Versace: American Crime Story con Édgar Ramirez, Darren Criss, Ricky Martin e Penélope Cruz è in onda dal 19 gennaio 2018 su Fox Crime.

























