L’amica geniale si conclude con gli episodi I fidanzati e La promessa, in cui assistiamo all’evoluzione di Lenù, più matura e consapevole di se stessa, e all’ignara resa di Lila a una vita piena di compromessi e menzogne.
Con il settimo e ottavo episodio, intitolati I fidanzati e La promessa, congediamo le protagoniste de L’amica geniale, Lenù (Margherita Mazzucco) e Lila (Gaia Girace), a cui però non diciamo addio, ma un semplice arrivederci, un arrivederci che si concretizzerà con la seconda stagione, tratta da Storia del nuovo cognome, secondo romanzo della quadrilogia di Elena Ferrante, che HBO e Rai Fiction hanno confermato nei giorni scorsi.
Lenù la libera
Ne I fidanzati e ne La promessa troviamo una Lenù più matura meno timida e insicura, ancora notevolmente scossa dal tremendo episodio accaduto a Ischia, che inevitabilmente e amaramente le ha fatto prendere piena coscienza dell’evoluzione del suo giovane corpo. La brillante Greco, sempre eccellente negli studi, comincia a mettere in pratica quella sfacciataggine inconsciamente assimilata dall’irrequieta Lila. Lo fa con Antonio (Christian Giroso) che si invaghisce della sua esplosiva ma sempre innocente sensualità, manipolandolo e suo malgrado usandolo per cacciare via l’odiato Donato Sarratore (Emanuele Valenti) dal rione, lo fa con gli insegnati e con i vicini di quartiere, lasciando il suo parere libero di esprimersi in modo chiaro e pulito avvalendosi della diplomatica ars oratoria di cui diventa sempre più padrona.
Lila la prigioniera
Al contrario troviamo una Lila ingabbiata in un futuro che non avrebbe mai pensato e desiderato per se stessa: un fidanzamento e la conseguente perdita della libertà. Per sfuggire alla corte asfissiante e ossessiva di Marcello Solara (Elvis Esposito), la giovane Cerullo è costretta a un compromesso, concedersi in sposa a un altro promettente rampollo del rione, Stefano Carracci (Giovanni Amura), più assennato e incline a quel cambiamento cui Lila anela. Ancora una volta sono quelle famose scarpe, tanto amate dalla sua creatrice, tanto odiate da Fernardo Cerullo e tanto agognate da Solara, a fare da simbolo di una tacita promessa e a suggellare “il patto d’amore” tra i due ragazzi. Ma la devozione e l’apparente indipendenza che Carracci offre alla futura sposa non sono abbastanza per la ragazza, soprattutto quando deve scontrarsi con i successi di Lenù e con il duro confronto con la Maestra Oliviero (Dora Romano), che non riconosce più la Lila arguta e impudentemente curiosa, in quella giovane fatta di effimera bellezza carnale e priva del guizzo creativo e del potenziale che la contraddistinguevano dal resto dei suoi coetanei.
Promessa infranta, promessa sospesa
Vediamo così come i ruoli delle due protagoniste automaticamente si ribaltano. La timida Lenù, vissuta sempre all’ombra della spudorata amica, diventa finalmente intraprendente, ignorando e inseguendo l’amore d’infanzia Nino, contravvenendo, a convenienza, alle regole materne e mettendosi in risalto con docenti e compagni. Invece l’astuta Cerullo, che crede di essere fautrice e burattinaia di un piano ben ordito per assicurare il benessere alla sua famiglia, il giorno del suo matrimonio con Stefano comprende di essere solo la pedina di un gioco più grande di lei, che la inghiotte nella spirale delle regole del rione cui è destinata ad appartenere per sempre. Viene infranta così quella promessa di cambiare le cose, di non ripetere gli errori dei propri padri, di guardare verso un futuro diverso, costellato di speranze e giustizia. Rimane invece sospesa la promessa che Lila ha preteso da Lenù, continuare a studiare e migliorarsi per raggiungere grandi obiettivi, non solo per se stessa, ma per entrambe, perché dopotutto Elena greco e Raffaella Cerullo sono due facce complementari di quell’amica geniale che l’una rivede nell’altra.
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