La verità secondo Maureen K., recensione: Isabelle Huppert guida un thriller teso e avvincente

La verità secondo Maureen K. - Isabelle Huppert (foto di Guy Ferrandis)
La verità secondo Maureen K. - Isabelle Huppert (foto di Guy Ferrandis)

La nostra recensione de La verità secondo Maureen K., il teso e intelligente thriller di Jean-Paul Salomé: Isabelle Huppert è la luce di un film che si addentra nella vicenda oscura di una donna da far tacere a tutti i costi

Presentato alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti arriva in sala, dopo più di un anno, La verità secondo Maureen K. Isabelle Huppert è letteralmente la protagonista assoluta di un film costruito sulla sua grazia e sulla sua vulnerabilità, nel raccontare la vera storia della sindacalista (da cui il titolo originale francese) Maureen Kearney, vittima di un violento attacco nel dicembre 2012. Il regista Jean-Paul Salomé si affida quindi alla grande interprete transalpina per disegnare il ritratto di una donna fragile e incrollabile allo stesso tempo, una paladina dei diritti dei lavoratori in grado di far tremare anche l’Eliseo.

Una storia vera

Essere l’esponente sindacale di spicco di una multinazionale apre le porte ai più alti livelli dell’industria e della politica, ma quando cerchi di ostacolare gli interessi dei potenti il contraccolpo può rivelarsi brutale. Questa è la vera storia di Maureen Kearney (Isabelle Huppert), aggredita in casa sua mentre il marito Gilles (Grégory Gadebois) non era presente. Sconvolta, Maureen viene inizialmente ascoltata e protetta ma le indagini si svolgono sotto pressione e nella mente degli inquirenti inizia a crescere il dubbio: da vittima, la donna si ritrova a essere la prima sospettata. Non creduta e trattata da bugiarda e visionaria, Maureen dovrà fare di tutto per riuscire a dimostrare la sua verità.

La verità secondo Maureen K. - Isabelle Huppert (foto di Guy Ferrandis)
La verità secondo Maureen K. – Isabelle Huppert (foto di Guy Ferrandis)

Essere creduta

Che succede quando ti metti contro le persone sbagliate, quando queste ultime tentano di spezzarti, di farti crollare fisicamente e psicologicamente e nonostante questo tu reagisci ma finisci per passare per colpevole, anziché per vittima? Perché il vero dramma che viene raccontato ne La verità secondo Maureen K. non ha nulla a che vedere con l’aggressione fisica, le minacce, i tentativi di depistaggio o di messa a tacere di una voce, bensì con la ridicolizzazione della stessa. Maureen non solo non viene creduta e perciò considerata una bugiarda, ma viene ridicolizzata e schernita perché ritenuta inaffidabile, piena di livore, incapace di svolgere il proprio mestiere con onestà e trasparenza.

Si muove perciò in un mondo fortemente dominato da un pensiero retrogrado e dai forti connotati maschilisti il personaggio di Isabelle Huppert, un mondo in cui la mercificazione dello sguardo sulla donna e sulle donne si riflette anche nel mondo in cui altre donne di potere vengono spogliate della propria rispettabilità e professionalità. Eppure Jean-Paul Salomè ha il merito di non esasperare troppo questa componente, arrivando perfino a far dubitare noi spettatori della versione di Maureen.

La verità secondo Maureen K. - Isabelle Huppert e Yvan Attal (foto di Guy Ferrandis)
La verità secondo Maureen K. – Isabelle Huppert e Yvan Attal (foto di Guy Ferrandis)

La regina Huppert

Maureen non è solo una vittima e non viene dipinta soltanto come tale, ma è anche una donna a suo modo amorevole, determinata nel portare avanti i propri ideali, fredda e austera come il ghiaccio perché porta ancora i segni di un passato difficile da cancellare. Isabelle Huppert le dà il volto con una sicurezza e una professionalità encomiabili, dimostrando ancora una volta di essere una delle migliori attrici del panorama mondiale. Le sue sfumature, i suoi silenzi, il modo in cui la voce si interrompe e il dolore trafigge gli occhi sono da antologia della recitazione e il modo in cui, da attrice consumata qual è, si carica addosso il peso del film nei momenti in cui il meccanismo sembra incepparsi è da applausi.

Perché La verità secondo Maureen K. è sì un thriller teso e piuttosto intelligente, ma anche un film che ci mette un po’ prima di trovare il proprio passo. Non aiuta un primo atto eccessivamente esplicativo e di difficile lettura, visto che gioca tutto il suo potenziale drammaturgico su presunti complotti per svendere il nucleare francese alla Cina e alleanze segrete che lo rendano possibile. È quando la pellicola decide di diventare quasi “lumetiana” nelle atmosfere che Salomé tira fuori il meglio dai propri attori e dalla sceneggiatura, rendendo la visione molto più avvincente e interessante.

La verità secondo Maureen K. - Alexandra Maria Lara e Grégory Gadebois (foto di Guy Ferrandis)
La verità secondo Maureen K. – Alexandra Maria Lara e Grégory Gadebois (foto di Guy Ferrandis)

Il prezzo della verità

La costruzione diegetica de La verità secondo Maureen K. è quindi quella di una lotta tra prede e predatori, una sorta di gioco del gatto col topo in cui la minaccia è sempre dietro l’angolo e il pericolo maggiore è insito nel voler dire la verità. Una verità che ha un prezzo pesantissimo e che non assicura né credibilità e né autorevolezza, ma che diventa l’unico antidoto alle logiche asfissianti e strangolatrici del potere. Non è un film politico quello di Salomé, piuttosto è un promemoria di quanto vi sia ancora da fare purché anche nei paesi occidentali si abbatta il muro di omertà e silenzio che regola il bene privato sopra a quello comune.

In poco meno di due ore assistiamo quindi ad un’opera imperfetta ma avvincente, compatta in certi segmenti ma anche un po’ slegata e incerta in altri ma che alla fine compie discretamente il proprio compito, pur senza eccellere. Con qualche accorgimento di scrittura in più e qualche lungaggine in meno (soprattutto nel secondo atto) La verità secondo Maureen K. avrebbe avuto la forza drammaturgica sufficiente a deflagrare fuori dallo schermo incendiandolo, ma l’importante è che certe storie vengano sempre raccontate sul grande schermo. Con onestà, con coraggio, con convinzione.

La verità secondo Maureen K. Regia di Jean-Paul Salomé con Isabelle Huppert, Grégory Gadebois, Yvan Attal, Alexandra Maria Lara e Benoit Magimel, in uscita giovedì 21 settembre nelle sale distribuito da I Wonder Pictures. 

VOTO:

Tre stelle e mezzo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome