La profezia del male, recensione: che cliché i tarocchi killer

La profezia del male - Larsen Thompson (foto @ Slobodan Pikula)
La profezia del male - Larsen Thompson (foto @ Slobodan Pikula)

La nostra recensione de La profezia del male, ennesimo  horror figlio di Final Destination con un cast di attori giovani ma semisconosciuti, a parte il Jacob Batalon degli Spiderman Marvel e una maledizione da spezzare: un paio di uccisioni funzionano, tutto il resto no

Alle volte neanche gli amici di Spiderman possono salvare film come La profezia del male. Già, perché questa ennesima costola di titoli come Final Destination può contare sulla presenza di Jacob Batalon (Ned negli Spiderman targati Marvel) e su un cast di stelle in rapida ascesa negli Usa, ma ancora semisconosciute da noi. Non le aiuterà a farsi conoscere questo horror un po’ troppo scialbo e sciapo, infarcito di jumpscare e di personaggi talmente stupidi in ciò che fanno e nel come lo anno da far tifare inevitabilmente per l’ennesimo spirito malvagio che vuole accopparli. Se non altro, almeno in un paio di occasioni, ci si diverte a vederli morire.

La profezia del male - Jacob Batalon (foto @ Slobodan Pikula)
La profezia del male – Jacob Batalon (foto @ Slobodan Pikula)

Non usate quei tarocchi

Mai usare le carte di qualcun altro: questa è la regola sacra nella lettura dei Tarocchi. Quando un gruppo di amici la infrange, durante un weekend che avrebbe dovuto essere di puro divertimento, scatena inconsapevolmente una terribile minaccia imprigionata nelle carte maledette. Uno dopo l’altro i protagonisti dovranno affrontare il loro destino in una sfida contro la morte, per sfuggire al futuro predetto nella profezia dei Tarocchi e alla maledizione che hanno sprigionato.

La profezia del male - Humberly Gonzalez (foto @ Slobodan Pikula)
La profezia del male – Humberly Gonzalez (foto @ Slobodan Pikula)

Cliché ne abbiamo?

Chissà come devono sentirsi i titolisti italiani quando devono scegliere cosa abbinare alla famigerata locuzione “del male”. Ormai abbiamo letto di tutto e di più, mancano probabilmente solo qualche piatto tradizionale tipo “la parmigiana del male” o un gioco di carte tipo “la briscola del male”. Potrebbero essere titoli intriganti comunque, sicuramente più di questo ennesimo e spento horror esoterico che pesca a piene mani dallo slasher sovrannaturale, proponendo una sequela di morti più o meno divertenti ma mai troppo violente e disturbanti. D’altronde è il botteghino che comanda, e al botteghino gli horror disturbanti non sono mai piaciuti troppo (torture porn a parte).

La verità è che a questo La profezia del male manca proprio la verve, oltre alla capacità di sovvertire anche minimamente le più abusate regole del genere per offrire qualche brivido fresco in più. Qui siamo dalle parti dell’horror più basico possibile, ma non nel senso di tornare alle basi per decostruire il genere, quanto piuttosto nell’utilizzare sfacciatamente ogni cliché possibile per giustificare l’impianto da slasher puro. Perché qui gli elementi ricorrenti sono tanti, troppi: la solita combriccola di amici scemi, il solito trauma del passato che in qualche modo ritorna, il solito spirito vendicativo che viene sconfitto usando il proprio potere contro di esso, insomma, il solito.

La profezia del male - Harriet Slater (foto @ Slobodan Pikula)
La profezia del male – Harriet Slater (foto @ Slobodan Pikula)

Qualcosina però funziona

La buona notizia è che non tutto quello che si vede ne La profezia del male è da buttare. Ad esempio il concept iniziale, per quanto derivativo, offre comunque una traccia all’interno della quale costruire un racconto che fa del ritmo forsennato e della cattiveria di alcune uccisioni il proprio punto di forza. Anche il finale stesso avrebbe potuto rappresentare un elemento di maggiore interesse e di maggiore rottura, se solo però fosse stato preparato a dovere e non appiccicato a forza. In un film che si prende così tanto sul serio un finale così guascone, illogico e per questo anche un po’ inaspettato rappresenta un’occasione mancata per l’intero film di prendersi in giro e prendere in giro i meccanismi che gli danno vita.

In tutto ciò si possono salvare la prima e l’ultima morte, se non altro per un leggero sadismo di fondo, ma allo stesso tempo demonizzare l’assoluta mancanza di coraggio nel mostrare il corpo straziato, il sangue, l’elemento macabro del racconto. La profezia del male procede così di jumpscare in jumpscare, di scena al buio in scena al buio, di personaggio in personaggio miscelando l’esoterico con l’astrologico e il folklore europeo con la lore statunitense. Troppo poco però per lasciare anche solo un minimo segno di paura, o di diffidenza nei tarocchi.  Chiunque creda in oroscopi e lettura della carte può stare pure sereno, gli spiriti non sono affatto spaventosi.

TITOLO La profezia del male
REGIA Anna Halberg, Spencer Cohen
ATTORI Harriet Slater, Jacob Batalon, Avantika, Adain Bradley, Humberly González, Alana Boden, Olwen Fouéré, Wolfgang Novogratz, Larsen Thompson
USCITA 9 maggio 2024
DISTRIBUZIONE Eagle Pictures

 

VOTO:

Due stelle

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