
La piccola bottega degli orrori è un classico del musical che non smette di raccogliere consensi: con Fabio Canino e Giampiero Ingrassia come protagonisti accanto a Belia Martin e Lorenzo Di Pietro (in arte Velma), l’intrattenimento è di prim’ordine.
Audrey II ha fame
A Skid Row, nella periferia newyorkese degli anni ’60, l’onesto e semplice orfano Seymour Krelborn (Giampiero Ingrassia) lavora con dedizione nel negozio di fiori del signor Mushnick (Fabio Canino) insieme alla collega Audrey (Belia Martin). Quando Mushnik minaccia di chiudere il negozio per la poca clientela, i due propongono di farsi pubblicità esponendo in vetrina “Audrey II”, la bizzarra piantina che Seymour ha acquistato in un negozio cinese durante un’eclissi (Lorenzo Di Pietro, in arte Velma, dell’incredibile presenza scenica). Gli affari cominciano ad andare a gonfie vele, finché la pianta non prende vita e fa una terribile richiesta a Seymour: ha bisogno di sangue umano per sfamarsi. Quando lui non riesce più a soddisfare la crescente richiesta, la pianta gli propone di uccidere delle persone per nutrirla.
Dal cinema al teatro e viceversa
In cambio del sangue umano, Audrey II promette di rendere Seymour ricco e famoso. Inizialmente lui rifiuta l’orribile proposta, ma quando assiste ai maltrattamenti subiti da Audrey da parte del suo fidanzato Orin Scrivello (Emiliano Geppetti), decide di sacrificarlo alla pianta. Tuttavia gli eventi sono destinati a sfuggirgli di mano in un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un imprevedibile finale. L’adattamento e la regia di questa versione de La piccola bottega degli orrori sono di Piero Di Blasio. La storia si basa sull’omonimo film del 1980 diretto da Roger Corman (Little Shop of Horrors), divenuto poi un musical nel 1982 grazie ad Howard Ashman. La sua ‘carriera’ fa un ulteriore passo in avanti nel 1986 con la pellicola diretta da Frank Oz – che ottiene 2 candidature agli Oscar per la miglior canzone e per gli effetti speciali – fino all’approdo a Broadway nel 2003. In Italia la prima produzione teatrale è del 1988: nel ruolo di Seymour c’era già Giampiero Ingrassia.
