La nuova ed esclusiva featurette de La forma dell’acqua, l’originale fiaba dark diretta da Guillermo Del Toro, raccontata dallo stesso regista e dagli attori Sally Hawkins, Richard Jenkins e Octavia Spencer.
Una storia di riscatto, amore e redenzione
Sarà in sala il 14 febbraio, distribuito da 20th Century Fox, La forma dell’acqua – The Shape of Water di Guillermo del Toro, candidato a 13 Oscar. La favola è ambientata nell’America del 1962, durante il periodo della Guerra Fredda, in un segreto laboratorio governativo ad alta sicurezza. Tra i corridoi dell’enorme struttura si muovono Elisa (Sally Hawkins), giovane donna solitaria intrappolata in una vita di isolamento e la collega Zelda (Octavia Spencer), sua fidata amica. Entrambe verranno a conoscenza di un esperimento classificato come segreto che tiene intrappolata una strana creatura che, con l’aiuto di un fidato amico (Richard Jenkins), riusciranno a salvare, dando vita ad un’appassionante storia di riscatto, amore e redenzione.
Oltre le barriere e i confini
L’intenzione dello scrittore, produttore e regista messicano era quella di scrivere un racconto d’amore che venisse narrato non solo dalla protagonista principale, tra l’altro muta, ma anche dai sensibili personaggi che la accompagnano nel suo percorso di riscatto: “I tre: Elisa, Giles e Zelda, costituiscono lo stesso personaggio, come se fossero parti diverse di cervello” ha spiegato del Toro, “tutti e tre sono marginali e invisibili per diversi motivi: uno per la razza, uno per l’orientamento sessuale, uno per la disabilità. Il laboratorio che nasconde la creatura pensa di combattere potenti spie sovietiche, ma in realtà i loro veri nemici sono due donne delle pulizie e un artista gay”.
Reduce dai numerosi premi
Il film è già vincitore tra gli altri premi di due Golden Globe al Miglior regista e alla Migliore colonna sonora originale; Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia 2017, film dell’anno per American Film Institute (AFI) ed inoltre designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) che lo ha ritenuto un “caloroso e appassionante, omaggio alla vita, alla libertà e al cinema”.