I Kyber tornano con Ebano, singolo che racconta della paura del fallimento con un sound elettronico e un testo intimo e profondo
Il ritorno dei Kyber, duo innovativo e con un’identità molto forte, con il singolo Ebano, un dialogo con le proprie paure di fronte a un ostacolo che riteniamo insormontabile, che sia una relazione difficile da gestire o un sogno da realizzare, con il fallimento che avviene a priori non agendo e con una lotta continua tra l’ansia, il desiderio di fuggire da una parte e rischiare da un’altra. Si resta ancorati a un ricordo che ci tieni vivi e al bisogno di nascondersi in un abbraccio per trovare la pace rispetto al mondo esterno così privo di affetto e di calore, al punto da portarci a chiudersi in noi stessi.
Si canta la nostalgia nello specchiarsi in occhi neri che mostrano tutte le insicurezze di un’età in cui si combatte per ottenere l’indipendenza che comporta però l’assumersi le responsabilità del mondo adulto. Un addio e la speranza che sia solo un arrivederci, che la porta del proprio cuore continui a bussare ed essere aperta con la chiave giusta, dopo che il lucchetto è stato affisso fino a data da destinarsi.
Un invito a confidare le proprie debolezze senza il timore di essere giudicati ma la certezza di essere compresi in una storia in cui dormire accanto a quella persona costituiva la cura per una malattia che adesso distrugge un uomo e lo rende inerme di fronte al peso della solitudine.
L’elettronica, le chitarre riverberate e la voce calda di stampo soul si confermano la cifra stilistica del sound del gruppo che continua la ricerca tematica di sentimenti generazionali fondati su emozioni difficili da gestire e da analizzare. Adesso non è facile trovare la via di uscita ma il silenzio prevale sulla necessità di un confronto e di una riconciliazione. Un lampo da non spegnere nel buio della notte per una canzone intima ambientata in un’atmosfera di penombra.
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