La nostra recensione di Jurassic World – Il dominio, ultimo capitolo della trilogia sequel di Jurassic Park, blockbuster di Colin Trevorrow che punta tutto su una spettacolarità esagerata, con Chris Pratt e Laura Dern
La seconda trilogia ambientata nell’universo popolato dai dinosauri, inaugurato con 1993 con Jurassic Park di Steven Spielberg, è pronta a giungere al termine con il suo ultimo sproporzionato capitolo. Jurassic World – Il dominio segna in ritorno di Colin Trevorrow in cabina di regia (già regista del primo Jurassic World e sostituito per il sequel da Juan Antonio Bayona) che sceglie di nascondere con una spettacolarizzazione eccessiva e ridondante le problematiche di una saga che, impelagatasi tra un aggiornamento/reboot della trilogia originale e la volontà di ricollegarsi esplicitamente ai Jurassic Park, non ha mai avuto una precisa identità. Il doversi necessariamente affidare all’effetto nostalgia al fine di rendere il prodotto appetibile per il pubblico lo dimostra.

Convivere con i dinosauri
A quattro anni dalla distruzione di Isla Nubar, i dinosauri, ormai giunti in ogni angolo del globo, convivono con gli esseri umani in una situazione di fragile equilibrio destinato a compromettersi. Quando la dottoressa Ellie Sandler (Laura Dern) scopre di una particolare mutazione in alcune locuste la cui furia potrebbe compromettere la catena alimentare, si allea con i suoi vecchi compagni Alan Grant (Sam Neill) e Ian Malcolm (Jeff Goldblum) per sventare il pericolo alla radice. Intanto Claire (Bryce Dallas Howard) e Owen (Chris Pratt) si prendono cura della giovane Maisie (Isabella Sermon), oggetto delle mire di losche organizzazioni a causa delle particolari circostanze della sua nascita.

Una giostra confusionaria
“Vuoi fare domande o vuoi un passaggio?” chiede in una concitata scena action la new entry del cast DeWanda Wise, che interpreta una pilota, all’eroe di Pratt. Una domanda che sembra fare il film stesso al suo spettatore. Perchè approcciarsi a Jurassic World – Il dominio sperando di trovare un qualche tipo di risposta (vedi senso logico, narrativo o di messa in scena) nel caos visivo e di scrittura di questo film è una causa persa in partenza. L’intero impianto narrativo è artificioso e poco fluido: le storyline dei personaggi si incastrano con una macchinosità che castra la suspance. Claire e Owen, nel terzo film di fila, non hanno il carisma e la caratterizzazione adeguata per far affezionare il pubblico ed ecco che rispolverare le vecchie glorie di Jurassic Park diventa la mossa estrema per salvare baracca e burattini. Nonostante ritrovare Dern, Goldblum e Neill in forma smagliante nei loro ruoli iconici entusiasmi non poco, dispiace vedere le eventuali potenzialità narrative dei personaggi sprecate a causa di una scrittura frettolosa e che resta al grado zero della profondità.

Fuoco e fiamme giurassiche
Nel marasma generale anche gli interessanti temi riguardanti l’ecologia e la catastrofe ambientale, la convivenza delle specie sulla terra e la salvaguardia della fauna, i dilemmi etici legati alla sperimentazione genetica e i discorsi sulla famiglia e la genitorialità, risultano meri ornamenti del film, mai veramente approfonditi. Certo è che se ci si approccia alla pellicola senza troppe aspettative rispetto a complessità di intreccio e sapienza compositiva, si può godere di una giostra adrenalinica che punta tutto sulla spettacolarità. Forse troppo. Benché, infatti, il lato tecnico, soprattutto a livello di effetti speciali e CGI, sia di alto livello, più di una scena di Jurassic World – Il dominio sembra uscita da Fast&Furious o Mission Impossible in un profluvio di inseguimenti, esplosioni e scene action esagerate che cozzano con l’estetica dei film precedenti e dell’intera saga. Non mancano neppure riferimenti ad Indiana Jones e gli ovvi parallelismi con Jurassic Park; Trevorrow non riesce, però, a rendere giustizia a Spielberg optando per una messa in scena confusionaria che alla lunga risulta mera ostentazione di spettacolarità. Poveri dinosauri.
Jurassic World – Il dominio. Regia di Colin Trevorrow. Con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Jeff Goldblum, Sam Neill, Mamoudou Athie, Scott Haze, Dichen Lachman, Daniella Pineda, Campbell Scott, Justice Smith, DeWanda Wise e Omar Sy, B.D. Wong. Al cinema dal 2 giugno, distribuito da Universal Pictures.
2 stelle e mezza