Josep, recensione: raffinato racconto animato, dal franchismo a Frida Kahlo

Josep, recensione: raffinato racconto animato, dal franchismo a Frida Kahlo

La nostra recensione di Josep, il pluri-premiato film d’animazione nel quale Aurel racconta la vita dell’illustratore Bartoli: la matita diventa un’arma potente, in una pellicola notevole e raffinata

Josep Bartoli raccontato da Aurel

È il febbraio del 1939 quando i repubblicani spagnoli si dirigono in Francia per fuggire dalla dittatura di Franco. Il governo francese però confina i rifugiati in campi di concentramento, dove si riesce a malapena a soddisfare il bisogno di igiene, acqua e cibo. È in uno di questi campi che due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno è Josep Bartoli, un illustratore che combatte il regime franchista. L’altro è una guardia dal cuore umano pronto a fornirgli segretamente carta e penna per permettergli di dare libero sfogo alla sua grande passione. La loro storia viene a galla molti anni dopo quando quella stessa guardia, ormai anziana, racconta il suo travagliato passato al nipote.

La matita come arma

“Inizialmente abbagliato dagli aspetti di questa vita brulicante […] ho deciso di dare al film uno stampo molto biografico: il viaggio di questo personaggio dalle mille sfaccettature attraverso il ventesimo secolo, dai quartieri meno noti di Barcellona a New York, dagli anni ’60 agli anni ’90, senza tralasciare la Guerra civile spagnola, la Retirada, il Messico e Frida Kahlo. La cosa più impressionante che una persona può scoprire nei lavori di Bartoli è la violenza dei suoi disegni dei campi di concentramento. Io questa violenza l’ho presa sul serio, e ho deciso di basare la mia storia proprio su questi disegni e su questa testimonianza”, ha affermato il regista Aurel, illustratore de Le Monde e Le Canard Enchaîné.

Josep Bartoli e Frida Kahlo - Josep di Auriel
Josep Bartoli e Frida Kahlo – Josep di Auriel

La potenza delle immagini

Josep è più un racconto per immagini che un film d’animazione. La potenza dei suoi disegni è impressionante, raffinati ed eleganti ma al tempo stesso moderni e comunicativi. Lo sforzo di Aurel è evidente e restituisce con potenza il percorso umano ed artistico di Bertoli. Sicuramente ci troviamo di fronte ad una pellicola fuori dal comune, le cui caratteristiche lo rendono straordinario ma al tempo stesso non adatto a qualsiasi tipo di pubblico.

Un viaggio nel tempo e nello spazio

Il racconto a volte potrebbe seguire un ritmo più vivace ed accattivante, eppure il suo linguaggio cadenzato in fondo ben si adatta allo spessore dei temi affrontati. Aurel è bravo a gestire toni narrativi diversi con illustrazioni altrettanto differenti, dando vita ad un calderone tanto eterogeneo quanto espressivo. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, che attraversa un capitolo buio della storia mondiale come i campi di concentramento (una realtà, quella francese del 1939, non conosciuta da tutti tra l’altro) ma anche la colonizzazione dell’Africa e la conseguente integrazione razziale.

I campo di concentramento francese nel 1939 - Josep
I campo di concentramento francese nel 1939 – Josep

Dai campi di concentramento a Frida Kahlo e New York

La trama non si esaurisce qui: nella storia di Bertoli c’è molto altro e Aurel non fatica ad affrontare in modo coerente le sue gesta artistiche. È così che riesce a mostrare – in maniera visionaria e quasi onirica – l’incontro dell’illustratore con Frida Kahlo (la relazione tra i due è venuta a galla solo in tempi recenti), l’esecuzione dell’amico anarchico Helios e la maturazione dei suoi disegni. La biografia dell’artista, poco conosciuta ai più, lo conduce ad un pieno riconoscimento oltre che ad un’esistenza per nulla banale. La forza di Josep risiede probabilmente in un perfetto matrimonio tra intenti e potenzialità: un artista che racconta un altro artista, senza alcun desiderio di prevaricazione. Il risultato è un’opera coraggiosa e meritevole, di quelle che sarebbe bello vedere più spesso.

Josep, inserito nella selezione ufficiale del 73º Festival di Cannes, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali (tra cui Miglior film d’animazione ai César Awards 2021 e agli European Film Awards 2020). Con la sceneggiatura di Jean-Louis Milesi (fidato collaboratore di Robert Guédiguian), la pellicola arriva nelle sale italiane come evento speciale il 30-31 agosto e l’1 settembre distribuito da Lumiere & Co. e Anteo.

VOTO:
4 stelle

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