La donna elettrica: Jodie Foster nel remake americano della commedia islandese di Erlingsson

Il remake americano de La donna elettrica, la commedia travolgente di Benedikt Erlingsson, vedrà la meravigliosa Jodie Foster nei panni di protagonista, regista e produttrice. La versione islandese del film, invece, arriverà nelle sale italiane il 13 dicembre.

In attesa di sapere se riuscirà a entrare nella shortlist (e poi nella cinquina) dell’Oscar per il miglior film in lingua straniera, La donna elettrica (Woman at Warha già conquistato Hollywood: è di ieri, infatti, l’annuncio che la commedia di Benedikt Erlingsson, in uscita nelle sale italiane il 13 dicembre, avrà presto un remake americano, diretto, prodotto e interpretato dalla due volte premio Oscar Jodie Foster.

Dopo i successi nei festival di tutto il mondo, una nuova conferma dell’universalità di una storia ambientata nei magnifici paesaggi dell’Islanda ma capace di parlare al pubblico di ogni latitudine: «Il film mi ha emozionata oltre ogni dire – ha spiegato Jodie Foster – e sono elettrizzata dall’idea di girare la versione americana di una storia così importante». Oltre a dirigere e produrre il film, Foster interpreterà la protagonista, Halla (nell’originale Halldóra Geirharðsdóttir, candidata all’European Film Award): «Una guerriera che combatte per il pianeta, una donna forte disposta a correre dei rischi per fare la cosa giusta». 

La donna elettrica
Halldóra Geirharðsdóttir protagonista de La donna elettrica.

Sinossi 

Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia
travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La
protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno
nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a
sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande. Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un
ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.

Benedikt Erlingsson – regista 

Considerato uno dei maggiori uomini di spettacolo islandesi, nella sua carriera ha lavorato per il teatro, la televisione e il cinema riscuotendo in ogni campo un grande successo. Formatosi come attore inizia a calcare le scene giovanissimo e manterrà con il teatro un rapporto privilegiato: i suoi monologhi in particolare sono celebri a tal punto che rimangono in cartellone per anni. Negli anni 2000 comincia a lavorare per alcune serie televisive, poi per il cinema (recitando tra gli altri ne Il grande capo di Lars von Trier) e già nel 2007 passa dietro la cinepresa dirigendo il suo primo cortometraggio, Thanks, a cui segue Naglinn (2008). L’esordio nel lungometraggio avviene nel 2013 con Storie di cavalli e di uomini, che ottiene oltre 20 premi nei festival internazionali e lo consacra come autore di punta del cinema europeo. La donna elettrica, sua opera seconda, viene presentata in anteprima alla Semaine de la critique a Cannes, dove ottiene grandi consensi e il premio SACD (Société des Auteurs e Compositeurs Dramatiques). Il film, come già il precedente, è il candidato islandese agli Oscar.

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