InFiniti, recensione: Leopardi e l’amore nella commedia di De Mattheis, esordio per Ignazio Moser

InFiniti - Federico Le Pera e Francesca Loy
InFiniti - Federico Le Pera e Francesca Loy

La recensione di InFiniti, storia d’amore diretta da Cristian De Mattheis che gira su se stessa e intorno ai cuori dei 5 protagonisti: presentato a Venezia 80, nel cast Francesca Loy, Federico Le PeraIgnazio Moser

Sotto il segno di Giacomo Leopardi

Roberta (Francesca Loy) Davide (Federico Le Pera) stanno felicemente insieme da quattro anni, ovvero da quando si sono incontrati e innamorati al Museo di Casa Leopardi a Recanati. Oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un’agente immobiliare e lavora nell’agenzia di Jacopo (Gabriele Rossi), sposato con la ricca e annoiata Greta (Michela Persico) ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all’inizio della loro relazione l’ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo (Ignazio Moser), il commesso del supermercato che ha un tatuaggio “leopardiano” sul polso.

InFiniti - Ignazio Moser
InFiniti – Ignazio Moser

Prima di tutto, una storia d’amore

InFiniti, presentato in occasione della Mostra del Cinema di Venezia 2023, racconta una storia d’amore – anzi più di una -partendo dal presupposto che la vita in fondo è come il nastro di Moebius: due persone possono camminare sulla stessa linea senza rendersi conto che in realtà si trovano dalla parte opposta l’uno dall’altro. Si intrecciano così i destini di Roberta, Davide, il cassiere del supermercato Lorenzo, Jacopo il capo di Roberta e sua moglie Greta. Un tradimento avvenuto molti anni prima provoca delle crepe irreparabili nella relazione della protagonista, la quale racconta tutto ciò che ha dovuto affrontare attraverso un’ipotetica lettera che non arriverà mai al suo reale destinarlo.

Finale a sorpresa

Cosa sia davvero accaduto, però, viene rivelato solamente nell’ultimo fotogramma della pellicola. Sì, perché la scena il film diretto da Cristian De Mattheis propone un interessante twist narrativo proprio sul finale, destinato a capovolgere tutte le carte in tavola. E pensare che alcuni indizi erano stati disseminati con innocenza per tutta la sceneggiatura. Eppure, integrandosi alla perfezione con la storia e con i personaggi che la popolano – ognuno dotato di una sua storia da raccontare e di una buona tridimensionalità – lo spettatore finisce col non notarli e col farsi “ingannare”. È proprio questo elemento a rendere InFiniti un film intelligente e gradevole. La recitazione potrebbe essere più fluida ed evidenzia l’inesperienza di un cast che in ogni caso si dimostra giovane e volenteroso.

InFiniti - Michela Persico e Gabriele Rossi
InFiniti – Michela Persico e Gabriele Rossi

Tra realismo e metafora

Tra tante commedie poco ispirate o che puntano sulle famose “3 S” anziché sulla qualità, InFiniti si distingue per la presenza di idee e di gentilezza. Non sempre le dinamiche sono perfettamente credibili, eppure si reggono bene in equilibrio sul confine tra realistico e metaforico. Questo permette alla pellicola di trattare tematiche quali la difficoltà dei sentimenti, l’incomunicabilità e il tradimento in un contesto quotidiano fatto di lavoro, spesa al supermercato e faccende domestiche. Il registro stilistico ricorre a flashback e dissolvenze incrociate per assolvere ai suoi compiti, dimostrando un profondo desiderio di emozionare lo spettatore raccontando una storia dal sapore autentico.

InFiniti. Diretto da Cristian De Mattheis, nel cast Francesca Loy, Federico Le Pera, Gabriele Rossi, Michela Persico, Ignazio Moser, Giulia Fiume, Riccardo Polizzy Carbonelli e Marina Fiume. Il film arriva al cinema il 21 settembre distribuito da A. C. production.

VOTO:
3 stelle

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