Independent Spirit Awards 2019, trionfo per Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins, Glenn Close ed Ethan Hawke i migliori protagonisti. Miglior fotografia e cast corale a Suspiria di Guadagnino, mentre Roma vola verso gli Oscar con un’ulteriore conferma. Qui tutto quello che c’è da sapere!
Trionfo per Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk) agli Independent Spirit Awards 2019, gli “Oscar” del cinema indipendente, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 23 febbraio a Santa Monica, California. La pellicola diretta da Barry Jenkins si è aggiudicata il premio in tutte le categorie in cui è stata nominata: Miglior film, Miglior attrice non protagonista a Regina King e Miglior regia a Jenkins. Il film, che vanta tre candidature anche agli Oscar 2019, è una storia di amore, giustizia e razzismo, ed è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di James Baldwin. Qui trailer e sinossi, qui invece la nostra recensione.
Ad aggiudicarsi il premio come Miglior attore protagonista e Miglior attrice protagonista sono invece, rispettivamente, Ethan Hawke per il ruolo in First Reformed – La creazione a rischio, scritto e diretto da Paul Schrader, e Glenn Close per The Wife – Vivere nell’ombra, per il quale ha già vinto un Golden Globe ed è candidata agli Oscar. Il premio come Miglior attore non protagonista va a Richard E. Grant per il ruolo in Copia originale (Can You Ever Forgive Me?), per il quale l’attore è candidato anche agli Oscar insieme alla protagonista Melissa McCarthy e agli sceneggiatori Nicole Holofcener e Jeff Whitty, che si aggiudicano tra l’altro l’Independent Spirit Award per la Miglior sceneggiatura.
Il premio per la Miglior opera prima è andato poi alla commedia Sorry to Bother You di Boots Riley, mentre ad aggiudicarsi il riconoscimento per la Miglior sceneggiatura di un’opera prima è Bo Burnham per Eighth Grade. Suspiria di Luca Guadagnino si aggiudica il Robert Altman Award, il premio per il Miglior cast corale, e anche quello per la Miglior fotografia a Sayombhu Mukdeeprom. Altro trionfo poi per Roma di Alfonso Cuarón, che vince nella categoria Miglior film straniero, contro La favorita e l’italiano Lazzaro felice, e vola così verso gli Oscar con un ulteriore conferma.
Il Miglior montaggio è di Joe Bini per You Were Never Really Here, mentre Won’t You Be My Neighbor si aggiudica il premio come Miglior documentario, dopo essere stato snobbato agli Oscar. Il John Cassavetes Award, che premia il team creativo del film indipendente con un budget inferiore a 500mila $, è stato dato a En El Septimo Dia. Infine, il Bonnie Award, premio alla migliore regista non esordiente, va a Debra Granik per Senza lasciare traccia.
Gli Independent Spirit Awards sono decisi dai 6200 membri dell’associazione del cinema indipendente dopo che una commissione anonima sceglie le candidature. A poter concorrere per il riconoscimento sono pellicole prodotte negli USA con un budget inferiore a 20 milioni di dollari. Qui in basso la lista con tutti i vincitori della 34ª edizione degli Independent Spirit Awards. E ora…verso gli Oscar!
Miglior Film
Eight Grade
First Reformed – La creazione a rischio
If Beale Street Could Talk (Se le strade potessero parlare)
Leave No Trace (Senza lasciare traccia)
You Were Never Really Here (A Beautiful Day)
Miglior regia
Barry Jenkins, If Beale Street Could Talk (Se le strade potessero parlare)
Tamara Jenkins, Private Life
Lynne Ramsay, You Were Never Really Here (A Beautiful Day)
Paul Schrader, First Reformed
Miglior opera prima
Hereditary
Sorry To Bother You
The Tale
We The Animals
Wildlife
Miglior attore protagonista
John Cho, Searching
Daveed Diggs, Blindspotting
Ethan Hawke, First Reformed
Christian Malheiros, Sòcrates
Joaquin Phoenix, You Were Never Really Here
Miglior attrice protagonista
Glenn Close, The Wife
Toni Collette, Hereditary
Elsie Fisher, Eighth Grade
Regina Hall, Support The Girls
Helena Howard, Madeline’s Madeline
Carey Mulligan, Wildlife
Miglior attrice non protagonista
Kayli Carter, Private Life
Tyne Daly, A Bread Factory
Regina King, If Beale Street Could Talk (Se le strade potessero parlare)
Thomasin Harcourt McKenzie, Leave No Trace (Senza lasciare traccia)
J. Smith-Cameron, Nancy
Miglior attore non protagonista
Raúl Castillo, We The Animals
Adam Driver, BlacKkKlansman
Richard E. Grant, Can You Ever Forgive Me? (Copia originale)
Josh Hamilton, Eighth Grade
John David Washington, Monsters and Men
Miglior fotografia
Ashley Connor, Madeline’s Madeline
Diego Garcia, Wildlife
Benjamin Loeb, Mandy
Sayombhu Mukdeeprom, Suspiria
Zak Mulligan, We The Animals
Miglior sceneggiatura
Rebecca Lenkiewicz & Wash Westmoreland, Colette
Nicole Holofcener & Jeff Whitty, Can You Ever Forgive Me? (Copia originale)
Tamara Jenkins, Private Life
Boots Riley, Sorry to Bother You
Paul Schrader First Reformed
Miglior sceneggiatura di un’opera prima
Bo Burnham, Eighth Grade
Christina Choe, Nancy
Cory Finley, Thoroughbreds
Jennifer Fox, The Tale
Quinn Shephard & Laurie Shephard, Blame
Miglior montaggio
Joe Bini, You Were Never Really Here (A Beautiful Day)
Keiko Deguchi, Brian A. Kates & Jeremiah Zagar, We The Animals
Luke Dunkley, Nick Fenton, Chris Gill & Julian Hart, American Animals
Anne Fabini, Alex Hall and Gary Levy, The Tale
Nick Houy, MID90S
Miglior documentario
Hale County This Morning, This Evening
Minding The Gap
Of Fathers And Sons
On Her Shoulders
Shirkers
Won’t You Be My Neighbor?
Miglior film straniero
Burning (Sud Corea)
La favorita (UK)
Lazzaro felice (Italia)
Roma (Messico)
Shoplifters (Giappone)
The Truer Than Fiction Award
Alexandria Bombach, On Her Shoulders
Bing Liu, Minding The Gap
Hale County This Morning, This Evening
Miglior produzione
Jonathan Duffy and Kelly Williams
Gabrielle Nadig
Shrihari Sathe
The Someone to Watch Award
Alex Moratto, Socrates
Ioana Uricaru, Lemonade
Jeremiah Zagar, We The Animals
The Bonnie Award
Debra Granik
Tamara Jenkins
Karyn Kusama
Robert Altman Award
Suspiria
Regia: Luca Guadagnino
Casting Directors: Avy Kaufman, Stella Savino
Cast: Malgosia Bela, Ingrid Caven, Lutz Ebersdorf, Elena Fokina, Mia Goth, Jessica Harper, Dakota Johnson, Gala Moody, Chloë Grace Moretz, Renée Soutendijk, Tilda Swinton, Sylvie Testud, Angela Winkler