Il Grinch è la storia di un cinico brontolone che odia il Natale e che proprio per questo vuole rubarlo agli altri per privarli della loro gioia: prodotto da Universal Pictures e Illumination Entertainment, la voce del protagonista appartiene ad Alessandro Gassmann (Benedict Cumberbatch della versione originale).
Rubare il Natale
Il Natale è il periodo dell’anno preferito dagli abitanti di Who-ville: a dicembre fervono i preparativi e tutti sono al settimo cielo, impegnati ad addobbare le case o a preparare i regali da mettere sotto l’albero. L’unico a detestare il Natale è il Grinch (Alessandro Gassmann), un mostro brontolone e tutto verde che abita sul punto più alto della montagna, in completo isolamento. Quando i Nonsochì dichiarano che festeggeranno il Natale tre volte più in grande rispetto all’anno precedente, il Grinch si rende conto di avere solo un modo per proteggere la pace e la tranquillità cui tiene tanto: rubare il Natale. L’incontro con la piccola Cindy-Lou, una bambina dal cuore grande che vorrebbe solo aiutare sua madre ad essere felice, è l’unica cosa che potrebbe dissuaderlo dalla malefica impresa.
Un Grinch più dispettoso che cattivo
La storia de Il Grinch accompagna i bambini (e non solo loro) sin dal lontano 1955, quando il Dr. Seuss pubblicò il suo più celebre racconto: Come il Grinch rubò il Natale. Da quel momento si sono susseguite diverse versioni cinematografiche, tra cui quella riuscitissima del 2000 con un protagonista eccezionale come Jim Carrey. Il film d’animazione proposto nel 2018 è stato clemente nei confronti del personaggio. Il Grinch è rispettoso più che cattivo. Le sue malefatte consistono nel togliere l’ultimo barattolo di marmellata ad una vecchietta al supermercato oppure nel rispondere con maleducazione agli abitanti del paese, nulla più. È vero, la sua intenzione è quella di rubare il Natale ma la malefatta dura un baleno. La sua presa di coscienza, con relativa redenzione, avvengono velocemente. Tutto ciò rende il Grinch un cattivo ‘molto meno cattivo’ di quanto ci si possa aspettare. La dimostrazione arriva da altri due elementi: il Grinch apre il suo cuore sia ai suoi animali domestici (il cane Max e la renna Fred) che alla piccola Cindy-Lou.
Alessandro Gassmann nel ruolo del cattivo
Il doppiaggio di Alessandro Gassmann dona al Grinch il giusto aplomb. La sua voce bassa si adatta bene al personaggio, così come quella di Benedict Cumberbatch della versione originale. Volendo soffermarsi soprattutto sul lavoro compiuto da Gassmann, gli va senz’altro riconosciuta una certa compatibilità con il ruolo di doppiatore. Gassmann possiede la necessaria abilità e si approccia alla missione con competenza ed ironia. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del film, lo stesso Gassmann ha affermato che l’aiuto del team e del direttore di doppiaggio è stato fondamentale per portare a termine il compito. Da sempre appassionato del Grinch e meno del Natale, l’attore si è detto felice di essere stato coinvolto nel progetto.
Tutti gli elementi di una bella favola
Il Grinch è un classico del Natale e proprio per questo non è così semplice trovare spunti innovativi da conferire all’ennesimo remake. La Illumination Entertainment, dopo il successo planetario raggiunto dai Minions, cerca di dare alla storia e ai suoi personaggi una simpatia, un’ironia e una verve in più. Basti pensare alla renna Fred, un nuovo personaggio destinato a conquistare tutti i bambini. La pellicola va avanti in modo brioso, alternando vari momenti: dai preparativi per il Natale all’introspezione del Grinch – con la spiegazione dei motivi che l’hanno portato ad odiare il Natale – fino al trionfo dei buoni sentimenti. Non manca nulla, ma al tempo stesso ciò che si aggiunge non sempre è sufficientemente appetibile. Poco male: il film resta un piacevole passatempo per tutta la famiglia e costituisce un vero ponte che trasporta verso l’atmosfera più festosa dell’anno.
Il Grinch arriva nelle sale italiane il 29 novembre 2018. Negli Stati Uniti ha incassato 66 milioni di dollari solamente nel primo week-end. Alla regia Yarrow Cheney e Scott Mosier.