Il fantasma di Canterville, recensione: la rivisitazione animata di Oscar Wilde funziona ma rischia poco

Il fantasma di Canterville
Il fantasma di Canterville

La recensione de Il fantasma di Canterville, film d’animazione che ripropone il classico di Oscar Wilde in versione animata: un’operazione che rischia poco ma che, nel complesso, funziona

Disavventure a Canterville Chase

Mentre il diciannovesimo secolo lascia il posto al ventesimo secolo e l’invenzione scientifica fa emergere nuovi modi di attraversare e vedere il mondo, una moderna famiglia americana si trasferisce nella loro nuova casa di campagna, Canterville Chase, in Inghilterra, dove scopre che la dimora è infestata da un fantasma. Sir Simon de Canterville abita indisturbato nei terreni di Canterville Chase da oltre trecento anni, ma incontra un degno avversario quando cerca di spaventare i nuovi arrivati.

L’Inghilterra di fine ‘800

Il fantasma di Canterville è un racconto giovanile di Oscar Wilde datato 1887, celebre rappresentante del genere fantastico umoristico. Tra gli intenti dell’opera, che raccolse un grandissimo successo sin dalla sua prima pubblicazione, c’era quello di portare avanti una satira della società inglese di fine ‘800, nella quale veniva conferita la massima importanza alle apparenze e alle classi sociali. La materia è apparsa talmente stuzzicante da ispirare numerose trasposizioni cinematografiche e televisive.

Il fantasma di Canterville
Il fantasma di Canterville

Doppiaggio celebre

A questi aggiunge il film d’animazione diretto da Kim Burdon e Robert Chandler, prodotto dall’attore britannico Stephen Fry (coinvolto anche nel doppiaggio). La storia viene riportata in modo piuttosto fedele, mettendo in risalto da una parte l’amicizia che si instaura tra la giovane Virginia Otis e il fantasma, dall’altra la storia d’amore tra la ragazza e un timido ma generoso cavaliere inglese. Il doppiaggio originale coinvolge numerosi volti noti del cinema britannico: accanto a Fry, infatti, hanno lavorato anche l’ex Dr. House Hugh Laurie, Freddie Highmore, Imelda Staunton e Miranda Hart.

Character design e voglia di rischiare

Se i pregi sicuramente non mancano, Il fantasma di Canterville pecca nella cura del character design – dovuta probabilmente ad un budget ristretto – e in un’animazione tendenzialmente poco curata nei particolari. L’estetica generale non è da disdegnare, tuttavia rimane piuttosto semplice e non riesce a fare la differenza. Lo stesso difetto va riscontrato anche nelle ambientazioni, giardino in primis, che non riescono ad immergere più di tanto nelle atmosfere rarefatte della campagna inglese. Il film d’animazione preferisce non rischiare né nella sceneggiatura né nell’estetica, ma nel complesso funziona e dà ai più piccoli la possibilità di fare una prima conoscenza con il classico di Oscar Wilde.

TITOLO Il fantasma di Canterville
REGIA Kim Burdon e Robert Chandler
ATTORI Stephen Fry, Hugh Laurie, Freddie Highmore, Emily Carey, Imelda Staunton, Miranda Hart, Toby Jones, David Harewood, Meera Syal, Georgia Small, Giles New, Bill Lobley, Keiron Self
USCITA 18 gennaio 2024
DISTRIBUZIONE Adler Entertainment

 

VOTO:

3 stelle

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