Il Collegio, esami finali per gli studenti “del ’58”. Si conclude la settima edizione

Il Collegio 7 - cast
Il Collegio 7 Prima fila in alto (da destra) Alessandro Bosatelli; Alessandro Orlando; Gabriel Rennis; Tommaso Miglietta; Mattia Patanè; Davide Cagnes; Mattia Camorani; Apollinaire Manfredi; Davide Di Franco; Samuel Rosica; Damiano Severoni Seconda fila (da destra) Lucia Gravante; Mauro Simonetti; Giovanni Belli; Marie France Baron; Paolo Bosisio; Andrea Maggi; Andrea Zanetti; Annalisa Bufacchi; Andrea Zilli; Matteo Caremoli Terza fila in basso (da destra) Giulia Wnekowicz; Zelda Nobili; Priscilla Savoldelli; Luna Tota; Sofia Brixel; Giada Scognamillo; Elisa Angius; Alessia Abruscia; Marta Maria Erriquez

Il Collegio, esami finali per gli studenti “del ’58”; si conclude la settima edizione del docu-reality di Rai2

Arriva al termine anche questa settima avventura de Il Collegio. Martedì 29 novembre, alle 21.20, il docu-reality di Rai2 realizzato con la collaborazione di Banijay Italia è in onda con l’ottava e ultima puntata di questa edizione.

È la settimana degli esami, e solo chi si sarà distinto in positivo, otterrà il diploma. In un’atmosfera già carica d’ansia, i ragazzi si ribelleranno per la mole di studio. Ma le prove che i collegiali dovranno affrontare non sono solo quelle legate allo studio: molti faranno i conti con le proprie emozioni, con i cambiamenti che l’esperienza al Collegio ha prodotto in loro, con le amicizie e gli amori nati, mentre sullo sfondo si avvicinerà l’ora in cui potranno rimettersi gli abiti civili e abbandonare il 1958.

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Non tutti riusciranno ad ottenere il diploma. Due collegiali non supereranno le prove scritte di Italiano e Matematica e non verranno ammessi agli orali, ma anche fra chi andrà all’orale ci saranno situazioni a rischio. Ma gli esami orali arrivano inesorabili e, nel bene o nel male, i ragazzi del 1958 lasciano il loro segno.

Fra proiezioni di diapositive strappalacrime e il ballo di fine anno, i ragazzi del 1958 ci regaleranno le ultime emozioni di questa edizione e anche un insegnamento valido per ogni epoca: la scuola, che a fine anni ’50 era un privilegio per pochi, può e deve continuare ad essere il luogo in cui agli studenti è concesso di ottenere il risultato più importante: crescere.

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