Stasera in prima visione assoluta su Canale 5 il film Il Cardellino, tratto dal bestseller vincitore del Pulitzer e interpretato da un super cast che va da Ansel Elgort a Sarah Paulson, fino a Nicole Kidman
Questa sera, domenica 25 aprile, in tarda serata su Canale 5, prima visione assoluta del cult tratto dall’omonimo bestseller e Pulitzer per la narrativa di Donna Tartt, Il Cardellino (leggi la nostra recensione).
Diretto da John Crowley, ad interpretare il film un super cast composto da Ansel Elgort, Finn Wolfhard, Sarah Paulson, Luke Wilson, Jeffrey Wright e Nicole Kidman.
La storia
Alta, colta, raffinata, mai uscita nelle sale italiane, la pellicola – tratta dal terzo, monumentale romanzo (900 pagine) selezionato dalla New York Times Book Review come uno dei 10 migliori libri del 2013 e, secondo Stephen King, opera di una «scrittrice straordinariamente brava» – racconta le vicissitudini di Theo Decker, tredicenne la cui vita verrà sconvolta da un evento traumatico che lo condizionerà per tutta la vita. Al centro del racconto, un piccolo dipinto della Golden Age olandese, Il Cardellino, una delle poche opere sopravvissute di quello che era l’allievo più promettente di Rembrandt, Carel Fabritius, i cui lavori sono andati distrutti in un’esplosione nella quale morì lo stesso artista.
Riflessione sulla fragilità dell’esistenza e la potenza dell’arte, The Goldfinch è una storia di segreti, ossessioni, dilemmi, ceneri del passato, fughe, bugie. Un’opera dickensiana che abbraccia tematiche universali, tra New York, Las Vegas, Londra e Amsterdam, magnificamente illuminate dalla fotografia di Roger Deakins (doppio Oscar con Blade Runner 2049 e 1917). Nel clou emotivo del film spicca anche una cover della dylaniana It’s All Over Now, Baby Blue, cantata da Van Morrison.
L’autrice
Il Cardellino è il terzo libro di Donna Tartt, dopo Dio d’illusioni, del 1992, e Il piccolo amico, del 2002. Con Bret Easton Ellis (Meno di zero), Tama Janowitz (Schiavi di New York), Jay McInerney (Le mille luci di New York) e altri, Tartt è parte del cosiddetto Brat Pack, il gruppo di giovani autori americani emersi sulla costa orientale USA negli Anni ’80, il cui impatto ha fortemente inciso sull’ondata minimalista dell’epoca.