I misteri del Bar Étoile, recensione: surreale è il nuovo noir

I misteri del Bar Étoile - Dominique Abel, Bruno Romy e Kaori Ito (foto @Laurent Thurin Nal)
I misteri del Bar Étoile - Dominique Abel, Bruno Romy e Kaori Ito (foto @Laurent Thurin Nal)

La nostra recensione de I misteri del Bar Étoile, un curioso ibrido di noir, surrealismo e slapstick comedy diretto, scritto e interpretato da Dominique Abel e Fiona Gordon con Bruno Romy, presentato in anteprima al Rendez-Vous Film Festival

Ne I misteri del Bar Étoile convergono anime, personaggi, misteri (appunto) che tanto misteriosi poi non sono e generi tutti assieme, amalgamati in un film che è un po’ un trait d’union di opposti: esistenzialista e superficiale, surreale e noir, comico in apparenza e tragico in sottofondo, frustrante in certi frangenti e ipnotico in altri. Presentato in anteprima al Rendez-Vous Film Festival 2024 vede tornare dietro e davanti la macchina da presa Dominique Abel e Fiona Gordon dopo Paris Pieds Nus, che per l’occasione ritrovano il Bruno Romy di The Fairy e Rumba. 

I misteri del Bar Étoile - Dominique Abel e Kaori Ito (foto @Laurent Thurin Nal)
I misteri del Bar Étoile – Dominique Abel e Kaori Ito (foto @Laurent Thurin Nal)

Un bar strano frequentato da tipi strani

L’ex attivista Boris (Dominique Abel) lavora in incognito come barista all’Étoile Filante, finché una delle sue vittime lo identifica e reclama vendetta per un grave torto del passato. La comparsa di un sosia, il solitario Dom (Dominique Abel), sembra fornire a Boris, alla sua ingegnosa compagna Kayoko (Kaori Ito) e al loro fedele amico Tim (Philippe Martz) un perfetto piano di fuga. Non hanno calcolato però la ex moglie di Dom, Fiona (Fiona Gordon), una sospettosa detective che si mette sulle loro tracce.

I misteri del Bar Étoile - Dominique Abel e Fiona Gordon (foto @Laurent Thurin Nal)
I misteri del Bar Étoile – Dominique Abel e Fiona Gordon (foto @Laurent Thurin Nal)

Più Tati che Simenon

Approcciarsi a I misteri del bar Étoile sperando di immergersi nel mondo del thriller, magari con sfumature di giallo metropolitano, potrebbe non essere il modo migliore di entrare nel mondo narrativo messo su dalla coppia di cinema e vita formata dal belga Dominique Abel e dall’australiana Fiona Gordon. Nonostante il titolo italiano e qualche imbeccata verso il noir, come l’inizio piuttosto riuscito in cui un riconoscimento improvviso in un bar sembra caricare di pericolo la posta in gioco, i coniugi cineasti sono decisamente più dalla parte di Kaurismaki e Tati, che di Simenon. Difatti, mai come questa volta, tutto il nero possibile della narrazione e le sue ombre diventano il pretesto e la chiave di accesso verso un altro mondo.

Perché è evidente come I misteri del bar Étoile cerchi nella farsa più che nella tragedia il proprio modello stilistico e diegetico, anche quando entra in campo al componente poliziesca qui con il volto di Fiona, detective un po’ goffa. Già la premessa del film però avrebbe dovuto far dubitare coloro che si aspettavano davvero un thriller a tutto tondo, visto che Abel e Gordon lavorano sui corpi e soprattutto sulla loro decostruzione ma anche sulla decostruzione della parola, del linguaggio e infine dell’elemento che più di tutti costituisce l’ossatura di un noir: il sentimento di autodistruzione. 

I misteri del Bar Étoile - Fiona Gordon (foto @Laurent Thurin Nal)
I misteri del Bar Étoile – Fiona Gordon (foto @Laurent Thurin Nal)

Più stile che anima

Ed è proprio in questa volontà di rimiscelazione dei canoni di racconto del genere che I misteri del bar Étoile mostra un po’ il fianco, poiché non riesce del tutto ad imprimere un cuore emotivo al racconto e ai propri personaggi. Certo, è probabile che nelle intenzioni di Abel e Gordon non ci fosse la volontà di dare corpo e spessore ai propri protagonisti, in quanto ingranaggi di una macchina comica e surreale che più che tentare di affidarsi a dei modelli di riferimento preferisce invece smarcarsene. Questa volontà influisce anche sul (buon) lavoro di tutti gli interpreti, che sono funzionali allo spirito ribelle del duo registico e che lavorano sulla forma più che sul contenuto.

L’altra metà della medaglia è che I misteri del bar Étoile manca di una vera e propria anima drammaturgica, di un cuore emotivo, ponendosi come un film in cui tutti gli elementi fisici sia del noir (il detective, la pioggia, il passato oscuro) che della slapstick sono presenti ma in cui l’esistenzialismo resta sullo sfondo come i sentimenti. Non che non si avverta nulla, intendiamoci, ma resta tutto sullo sfondo, un po’ troppo nascosto, mentre la sensazione che permane è che questi personaggi vivano ancora una tragedia irrisolta che è impossibile da raccontare solo con gli strumenti della commedia o della farsa. E allora, forse, avremmo avuto bisogno di un po’ di nero in più.

TITOLO I misteri del Bar Étoile
REGIA Dominique Abel, Fiona Gordon
ATTORI Dominique Abel, Fiona Gordon, Kaori Ito, Philippe Martz, Bruno Romy, Bruce Ellison, Céline Laurentie
USCITA 11 aprile 2024
DISTRIBUZIONE Academy Two

 

VOTO:

Tre stelle

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome