Hermes pubblica il nuovo singolo Come serpenti, fuori in tutte le piattaforme digitali, e ci racconta di più sulla sua musica e sul suo percorso artistico
Cosa ti ha ispirato a diventare un musicista?
In genere non ho mai inseguito o avuto un’ispirazione, la musica l’ho sempre sentita parte di me e l’ho sempre trovata affascinante.
Quanti anni avevi quando hai iniziato a suonare?
Ho iniziato a suonare a 19 anni, ho iniziato in uno dei periodi più difficili a livello mondiale a causa del covid. Ero comunque molto motivato, infatti non ho mai smesso di farla ed ho continuato a studiarla anche nel periodo estivo. Ad oggi sono 3 anni e ne vado molto fiero della mia crescita.
Come descriveresti la tua musica?
La mia musica non ha un nome non ha un sesso non ha un origine è semplicemente ciò che il mio cuore forma e la mia mente pensa, la mia musica non ha pregiudizi, non ha regole.
La mia musica è un po’ erotica, egocentrica, passionale e narcisista.
Dov’è il luogo del tuo concerto ideale?
Ovunque, l’importante è riuscire ad essere un unica cosa con il pubblico.
Qual è la tua canzone preferita da esibire?
Ad oggi non ho una risposta ben precisa, un po’ perché sono tutte mie quindi mi piacciono tutte, un po’ perché sto ancora continuando a studiarle e provarle.
Quali musicisti celebri ammiri?
Venerus, Mahmood e Levante
Qual è il miglior consiglio che ti è stato dato?
Il miglior consiglio che mi sia stato dato è sicuramente quello di aprirmi alla scrittura .
Quando ho iniziato a scrivere pensavo non fossi in grado di farlo e infatti nelle prime canzoni era quasi tutto inventato, poi però il mio vocai coach mi disse: prova ad aprirti e vedrai che le apprezzerai anche tu di più, da lì le cose sono cambiate, la scrittura mi veniva sempre in modo più semplice e la mia musica iniziava davvero a piacermi.
Buoni propositi e progetti per il nuovo anno?
Continuare a scrivere, far fiorire Hermes e concludere i miei progetti ancora in corso, quindi sì, sono molto motivato e più carico che mai.