La visione dei primi due episodi di Gomorra 4 non scioglie tutti i dubbi su una serie orfana di uno dei suoi personaggi più iconici, ma rassicura su un livello qualitativo che non accenna in alcun modo a scemare e conferma Gomorra come un prodotto una spanna al di sopra di tutta la serialità televisiva italiana contemporanea per scrittura, regia e interpretazioni.
Cosa rimane dopo la scomparsa di Ciro l’Immortale
La prima cosa che ci si chiede nell’approcciare i primi episodi di Gomorra 4, è cosa gli autori possano essersi inventati per colmare il vuoto narrativo apertosi per forza di cose nella serie dopo la brutale e clamorosa uscita di scena di Ciro Di Marzio, uno dei suoi personaggi cardine fin dal primo episodio. Se è infatti vero che l’iconico character interpretato da Marco D’Amore aveva ampiamente esaurito, nell’arco delle prime tre stagioni, tutte le possibili sfumature della sua personale discesa all’inferno, un vuoto resta pur sempre un vuoto.
Nessun personaggio è insostituibile
Ma posto che – Game of Thrones insegna – nessun personaggio di una serie è mai veramente insostituibile e una volta spiegata la presenza dello stesso D’Amore sul set di questa quarta stagione – che pure qualche speranza nei fan più ortodossi l’aveva accesa – con il coinvolgimento dell’attore dietro la macchina da presa per tre dei dodici episodi previsti, la visione dei primi due capitoli non scioglie, in ogni caso, tutti i dubbi di cui sopra, sebbene rassicuri su un livello qualitativo che non accenna in alcun modo a scemare. Soprattutto se paragonata a una serie innocua (quando non irritante nel suo inseguire la complessità del reale senza mai avvicinarvisi neanche un po’) come Suburra, Gomorra si conferma un prodotto una spanna al di sopra di tutta la serialità televisiva italiana contemporanea per scrittura, regia e interpretazioni.

Dalla camorra di città a quella di campagna
Il primo episodio riannoda le fila del discorso e inizia subito dopo l’uccisione di Ciro per mano di Genny Savastano (Salvatore Esposito), moderno Caino che, senza più un Abele al suo fianco, vede il proprio mondo andare letteralmente a pezzi. Perché oggi, con Sangue Blu (Arturo Muselli) che ha riconquistato il regno di suo nonno e i Capaccio che smaniano per allargarsi ai danni di Secondigliano, Napoli è più che mai all’alba di una nuova stagione di guerra e di sangue. L’unico modo che ha Genny per ristabilire un equilibrio e, allo stesso tempo, defilarsi per garantire alla propria famiglia un futuro migliore, è invitare al tavolo un nuovo giocatore. Così, se la terza stagione di Gomorra aveva allargato il campo al centro di Napoli, la quarta si spinge verso le immense campagne avvelenate a nord della città, dove prospera una famiglia assai diversa da tutte quelle ritratte finora nella serie: i Levante.

Il piano di Genny
Un piano destinato a funzionare, che permette a Genny di reinventarsi totalmente, con i tatuaggi nascosti sotto completi alla moda e circondato da una famiglia perfetta nella sua villa a Posillipo. Il secondo episodio ci mostra infatti un Gennaro Savastano trasformatosi da sanguinario boss in un imprenditore che sogna di creare un’eredità per suo figlio diversa da quella lasciata a lui da Don Pietro. Ma ben presto si renderà conto di quanto sia difficile scrollarsi di dosso un passato così ingombrante di crimine e sangua quando, per gli altri, resti comunque il figlio di Don Pietro Savastano.
In conclusione
Se si dovesse descrivere l’incipit di Gomorra 4 in una sola parola, potremmo dire “malinconia”. Genny e Sangue Blu vagano per le strade di Napoli come dei ronin senza più un padrone inseguendo il fantasma di Ciro, fratello sacrificato più per istinto di sopravvivenza che non per vendetta, mentre Patrizia (Cristiana Dell’Anna) diventa la regina di Secondigliano soppiantando, di fatto, Scianel, altro personaggio “forte” la cui assenza peserà in questa stagione. Nel mezzo sangue a fiumi – “aggia fa’ chiover’ sangue ro ciel” dice Genny, lasciando presagire quella che, di lì a poco, si rivelerà una delle scene più belle e d’impatto del primo episodio – e la netta sensazione che, in assenza di un deus ex machina come Ciro, nessuno possa più permettersi di fidarsi di nessuno.
Qui il link al video integrale della conferenza stampa della quarta stagione di Gomorra, con Salvatore Esposito, Cristiana Dell’Anna, Ivana Lotito, Arturo Muselli, Loris De Luna e anche Marco D’Amore
Gomorra 4, diretta da Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Marco D’Amore, Enrico Rosati e Ciro Visco e interpretata da Salvatore Esposito, Cristiana Dell’Anna, Arturo Muselli, Loris De Luna e Ivana Lotito, sarà in onda dal 29 marzo ogni venerd’ alle 21.15 su Sky Atlantic.
e prime 3 serie da 110 e lode
questa 4° serie da serie B … inguardabile, senza senso, senza una trama vera
attori e personaggi squallidi
hanno tolto Conte e Di Marzio per questi pseudo attori e personaggi assurdi
Boh
Sei parecchio severo Massimo. Noi, come si evince dall’articolo, non siamo d’accordo. L’invito è a dare comunque una chance a Gomorra 4 perché, anche alla luce degli episodi 5 e 6, si sta dimostrando una delle migliori stagioni di sempre.
Non mi piace Gomorra,non rispecchia la nostra realta’.Vorrei vedere in tv una serie sui politi corrotti che vivono nel nostro paese.Il giornalista Roberto Saviano mi fa pena.Un vero giornalista non si limita solo a raccontare la guerra tra i poveri.Cose che sappiamo gia’.Un vero giornalista punta in alto, la classe politica mafiosa che ha governato anni l’italia.Non ho mai visto un politico marcire in galera.Giovanni Falcone e Borsellino non l ha ucciso la mafia,ma lo stato corrotto e miserabile.Ci sono ancora in giro sti politici schifosi che hanno girato le spalle alle persone che credevono nella giustizia.Oggi godono la pensione d’oro invece di stare in galera.Roberto Saviano e’ solo un pulcinella la brutta copia della giustizia.Fa tamnete schifo che hanno rinunciato a ammazzarlo.La mafia se vuole ammazzarti lo fa,nessuno e’ sicuro.Lo lasciano campare perche’ non vale niente.Io mi vergogno di essere italiano,non meritiamo questo,solo per questi pezzi di merda dei politici che rovinano la nostra vita.Io spero e me lo auguro di vero cuore una grande rivoluzione.Deve tornare la dittatura,deve comandare uno che prende decisioni per tutti.Prendere tutti sti politici di merda compreso le famiglie e buttarli fuori dall’italia.Solo la guerra ,la rivoluzione cambiano le storie.Distrugegre tutto e ricominciare da capo.Signor Roberto Saviano dal profondo del mio cuore lei e’ solo una merda.
Torna in azione banda del buco, rapina in banca a Napoli 3giugno.
Un altro bel regalo di Roberto Saviano. Sono molto contento,la famosa serie televisiva Gomorra
Impariamo ai criminali come rubare.E si abbiamo visto nella serie,quando Ciro di Marzio ruba la post a
Npoli precisamente al Vomero.Che soddisfazione,devi essere contento Roberto Saviano.
Aspettiamo con ansia la 5 stagione. Il mondo della criminalita’ aspetta con gioia nuovi sugerimenti.
I miei distinti piu cordiali saluti
Gianni Liberuzzo
Salviniano, I suppose…