La nostra recensione di Giurato numero 2, il nuovo film di Clint Eastwood con Nicholas Hoult, Toni Collette, Kiefer Sutherland, J. K. Simmons e Chris Messina che mette d’accordo mainstream e cinema d’autore
A 94 anni Clint Eastwood dimostra per l’ennesima volta – non che dovesse ancora farlo, d’altronde – la sua impareggiabile capacità di creare pellicole in cui mainstream e cinema d’autore sappiano procedere di pari passo. Con un grande cast formato da Nicholas Hoult, Toni Collette, Kiefer Sutherland, J. K. Simmons, Chris Messina, Gabriel Basso e Zoey Deutch, Giurato numero 2 è un film elegante, ben fatto, intelligente, pacatamente avvincente e capace di stimolare la discussione ben oltre i titoli di coda.
Justin Kemp, il Giurato numero 2
Il giovane Justin Kemp (Nicholas Hoult), in attesa di diventare padre per la prima volta, viene scelto come giurato in un processo per un omicidio di alto livello. Nel corso dell’udienza, però, Kemp si rende conto che probabilmente è stato lui a uccidere la vittima, investita da un’auto in corsa, nonostante sul momento avesse pensato si fosse trattato di un cervo. Lì in tribunale si troverà così alle prese con un grave dilemma morale: potrebbe infatti influenzare il verdetto della giuria e potenzialmente condannare – o liberare – l’imputato di omicidio.
Un unico dilemma morale, tanti modi di reagire
Giurato numero 2 è un sì un procedurale, ma un procedurale che pone subito di fronte ad un dilemma morale profondo. La verità appare ben presto chiara tanto al protagonista quanto allo spettatore, eppure gli altri personaggi avranno modo di entrare in contatto con essa solo uno alla volta. Le reazioni – e soprattutto le azioni – saranno inevitabilmente diverse. Verosimilmente, di fronte ad ogni dilemma morale non può certo esistere un0unica strada da percorrere. Si potrebbe decidere di battere il viale della verità oppure quella dell’autoconservazione, scegliere la via più semplice o quella più rischiosa, ma è altrettanto vero che non tutti hanno le stesse cose da perdere.
La verità non sempre è giustizia?
“La verità non è giustizia”, o almeno non sempre. Il protagonista pronuncia questa frase in preda a senso di colpa misto a terrore. Ma è davvero così? Saranno disposti tutti i personaggi ad accogliere questo bizzarro – ma non per forza da condannare a priori – assunto? È così che si arriva ad un finale aperto ma chiarissimo, che lascia trasparire le ideologie e la personalità del regista (il quale, d’altronde, non le ha mai nascoste). Tante sfumature e tanti argomenti in ballo, innumerevoli variabili e punti di vista per una storia destinata a far parlare di sé ben oltre i titoli di coda.
Cast eccellente per una sceneggiatura stimolante
Non trascurabile il livello della recitazione. Oltre a Nicholas Hoult e Toni Collette, di nuovo insieme a distanza di 22 anni da About a boy, il cast vanta la presenza di Kiefer Sutherland, J. K. Simmons, Gabriel Basso e Zoey Deutch. Il loro compito è ovviamente agevolato da una sceneggiatura (scritta da Jonathan Abrams) che non fa passi falsi, priva di passaggi a vuoto e costantemente stimolante. I personaggi appaiono solidi e stratificati, mentre i dialoghi mai banali raggiungono l’apice proprio con Hoult e Collette protagonisti di un’intensa discussione che avviene alla luce del sole, su una semplice panchina di fronte al tribunale.
Tanto mainstream quanto cinema d’autore
Da un punto di vista meramente visivo, Giurato numero 2 si attiene ad uno stile per lo più classico che punta sui volti e si concentra sugli sguardi dei singoli personaggi. L’immersione è totale perché questo modus operandi fa emergere il tormento che ognuno di loro porta con sé. È proprio in questi dettagli che il film trova la sua cifra stilistica e, non meno importante, il suo ritmo.
Tutto questo rende Giurato numero 2 un film per cinefili in senso stretto, ma non solo. La capacità di Clint Eastwood di far andare di pari passo mainstream e cinema d’autore è una qualità inestimabile, frutto di buone idee coadiuvate da una rara maestria tecnica. La pellicola risulta così elegante, dalla forma ineccepibile, avvincente nonostante i toni pacati, capace di incoraggiare la discussione e soprattutto la riflessione su temi quali giustizia, famiglia, seconde occasioni, cambiamento, fama di potere, credo, coscienza. Da non perdere.
TITOLO | Giurato numero 2 |
REGIA | Clint Eastwood |
ATTORI | Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K. Simmons, Chris Messina, Gabriel Basso, Zoey Deutch, Cedric Yarbrough, Leslie Bibb, Kiefer Sutherland, Amy Aquino, Adrienne C. Moore |
USCITA | 14 novembre 2024 |
DISTRIBUZIONE | Warner Bros. Pictures |
4 stelle e mezza