FuckPietro e Shark34 presentano il loro album Oltreoceano, l’incontro tra un producer e un rapper per 13 tracce tutte da ascoltare
Due anime distinte e separate che si ritrovano a fare un album insieme: OltreOceano. Chi sono FuckPietro e Shark34?
Fuckpietro è un producer e dj classe 2004 da sempre appassionato di musica rap,con influenze soul e bassi profondi. Pietro inizia la sua attività da produttore all’età di 13 anni, e nel tempo matura uno stile tutto suo, a metà tra le influenze hip hop assimilate nel tempo e le sonorità trap affilate e profonde. Prima di oltreoceano pubblica 3 progetti da solista di sole strumentali. Shark34 è un rapper del 2003 che ha piantato le sue radici con l’ascolto della musica americana, dalla penna tagliente e i flow ricercati. Inizia a scrivere dai tempi delle scuole medie e fin da subito riesce a farsi conoscere nell’ambiente locale grazie alle sue abilità e alle sue metriche nuove e fresche. Prima di lavorare ad Oltreoceano anche Shark34 ha lavorato ad altri progetti inediti.
Abbiamo detto che OltreOceano è il vostro album. Tredici brani per raccontare cosa?
Per descrivere attraverso atmosfere uniche il passaggio dal difficile oceano urbano a un orizzonte concreto di salvezza: la musica. Il progetto nasce più di un anno fa e il tempo impiegato per costruirlo è testimone dell’importante messaggio che il disco riesce a portarsi dietro. Oltreoceano vuole raccontare in maniera fedele e senza scendere a compromessi l’identità artistica di Shark34 e Fuckpietro, che combinati insieme creano una miscela unica ed inedita che non soffoca le esigenze artistiche di entrambi.
L’uscita dell’album è stata anticipata dall’uscita di un doppio singolo: Secondi e Camouflage. Perché la scelta è ricaduta su questi due brani?
Perché testimoniano per direttissima le due facce che compongono la medaglia del disco, nella sua unicità e completezza. Secondi ha delle sonorità e uno storytelling più morbido, che permette sia a Shark34 che a Fuckpietro di raccontarsi in maniera tutt’altro che scontata, facendo trasparire il loro lato più ‘delicato’ e dal suono elegante. Camouflage parla da sola: è un singolo che riesce a trasmettere le sue intenzioni senza troppi problemi, molto diretta e tagliente porta con sé l’altra metà creativa del duo.
Quanto l’Umbria e la scena umbra hanno contribuito in qualche modo alla realizzazione del disco?
Molto poco. Il panorama musicale umbro ha senza dubbio un grosso problema di espansione e comunicazione, perciò all’interno di Oltreoceano la sua influenza traspare in modo quasi marginale. Tuttavia in mezzo alla scena abbiamo trovato tanti ‘amici’, sul beat e non, con cui abbiamo sempre condiviso molto musicalmente parlando. Nel disco sono presenti 3 collaborazioni, tutte del territorio e tutte rigorosamente nate da un’amicizia, che arricchiscono molto il progetto complessivo e gli donano un più delineato senso di interezza.
In futuro ci sarà margine per nuove collaborazioni tra voi due?
Senza dubbio si, sono già in cantiere. La connessione tra le due menti artistiche è troppo sviluppata e forte per non continuare a lavorare fianco a fianco. Non sappiamo ancora la data di nuovi lavori, ma sappiamo senza dubbio che ce ne saranno, eccome.