Francesco Gabbani, recensione dell’Inedito Acustico Tour

Francesco Gabbani ripercorre la sua carriera con l’ausilio de L’Amico Fritz e della voce della sua coscienza nell’Inedito Acustico Tour. La recensione del live a Castelnuovo di Garfagnana.

Francesco Gabbani nel suo Inedito Acustico Tour, andato in scena nella location mozzafiato della Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, ha dimostrato una padronanza scenica e una cura in termini di spettacolo superiori al Magellano tour del 2017. Con semplicità ha raccontato la sua storia con l’ausilio della voce della propria coscienza e dell’alter ego Amico Fritz ripercorrendo la sua carriera, dai Tricobalto al primo disco Gretest Iz, dalle porte chiuse in faccia che lo avevano spinto a mollare la musica alla vittoria a Sanremo Giovani con Amen, dal successo clamoroso di Occidentali’s Karma alla rinascita con Viceversa, tutto condito da una prerogativa: scrivere senza tener conto delle classifiche ma come esigenza espressiva.

Dal vivo rendono molto anche alcuni pezzi dell’ultimo disco: Cinesi, Einstein e Shambola. Bellissimo il finale con Viceversa intonata dal pubblico e con lui che scende in platea, come La mia versione dei ricordi con le torce dei cellulari accesi a creare l’atmosfera di uno dei pezzi più toccanti della sua produzione. Dialoghi, note e applausi si mescolano a creare la magica alchimia della condivisione emotiva. Un grande abbraccio, seppure virtuale nel pieno rispetto delle normative anti pandemia, sale dal pubblico fino al palco e torna  indietro.

Francesco Gabbani in versione Amico Fritz

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