Francesca Moretti è la nuova scommessa de La Clinica Dischi e ci ha raccontato di cosa parla il nuovo singolo In vendita, il suo progetto artistico in toto e molto altro
Ciao Francesca, 18 anni, giovanissima e già con una forte identità e tante cose da
dire. La tua penna è già ben ispirata ma racconta di amori che ben si addicono alla
tua età. La scrittura e la musica cosa rappresentano per te e quanto c’è di
autobiografico nelle tue canzoni?
Diciamo che ogni brano rappresenta un pezzo della mia vita, quindi c’è tanto di
autobiografico. Ho iniziato a scrivere un po’ per gioco, descrivendo persone e avvenimenti
che erano semplicemente frutto della mia immaginazione. Ho capito dopo quanto fosse
terapeutica per me la scrittura: è l’unico momento in cui mi sento semplicemente me
stessa, senza la paura di sentirmi inadeguata o sbagliata. Quando ho iniziato a parlare di
ciò che sentivo, delle persone che mi circondavano e di ciò che mi succedeva
quotidianamente ho capito che la musica era l’unico strumento che avevo per esprimermi
senza filtri.
Come sei entrata in contatto con la Clinica Dischi, tra le realtà discografiche
indipendenti più apprezzate del panorama italiano, e come è nato il sodalizio con
Svegliaginevra che è autrice insieme a te dei tuoi brani?
Ho conosciuto i ragazzi de La Clinica Dischi quasi due anni fa: mandai una mia vecchia
canzone nei direct della loro pagina Instagram (che ho scoperto oltretutto dopo aver
ascoltato proprio una canzone di svegliaginevra, per la precisione “Come fanno le onde”).
Dopo aver inviato altri provini abbiamo iniziato a lavorare al progetto a distanza, a
causa di impedimenti vari quali Covid e la mia maturità; nonostante questo mi sono
trovata da subito bene a lavorare con loro, soprattutto con Ginevra: ho tanto da
imparare e lei sicuramente è una delle persone che mi sta aiutando maggiormente
a farlo.
In vendita è il tuo nuovo singolo. Quali atmosfere e quale messaggio vuoi
lanciare?
Nel pezzo parlo di una storia che mi ha fatto soffrire molto in passato, nascondendo però,
dietro tutto il dolore, un messaggio di speranza: non è facile rimettersi in gioco, mettere
appunto il proprio cuore in vendita, e non è nemmeno facile investirci su, soprattutto se si
ha la convinzione di valere poco o niente. Sono sicura che per un po’ continuerò ad
aspettarla, ma è solo questione di tempo. Anche un cuore rotto come il mio saprà trovare
qualcuno in grado di aggiustarlo.
Piovono segreti invece è stato il tuo pezzo d’esordio. Cosa ci racconti a riguardo?
Un segreto confessabile che vuoi rivelare ai nostri lettori?
Piovono segreti parla di un vero e proprio abbandono. Delle volte bisogna capire quando è
arrivato il momento di fermarsi, e l’autogrill rappresenta proprio questo. Mi piace vedere
questo brano come un ultimo tentativo disperato di salvare il salvabile, con la
consapevolezza però che la prima volta, la prima sbronza e la prima notte da sole non le
dimenticherò facilmente. Per quanto riguarda un mio segreto, invece, vi posso dire che ancora oggi non riesco a dormire senza il mio peluche a forma di orso: è stata la prima cosa che ho messo in macchina quando ho dovuto fare il trasloco per l’università.
Provieni dalla Basilicata, emergere in quel contesto immagino non sia facile. Cosa
ti piace e quali sono i punti di debolezza della tua terra secondo te?
Sì, come dici non è per niente facile. Purtroppo ci sono pochi spazi per noi giovani
musicisti e poche possibilità per chi appunto decide di intraprendere questa strada.
Nonostante questo, però, sarò comunque per sempre grata al mio paese: sono proprio le
difficoltà che ho dovuto affrontare che mi hanno fatto capire cosa voglio diventare e quanto
sia importante impegnarsi e battersi per ciò in cui crediamo.
Come immagini un ipotetico primo tour, quali location ritieni siano più adatti e se
tu dovessi scegliere a quale cantautore/cantautrice/band affermata italiana vorresti aprire un concerto?
Non pretendo ovviamente qualcosa di enorme; mi basterebbe un piccolo spazio dove
potermi far conoscere a chi ha imparato ad apprezzare la mia musica o chi ancora non la
conosce. Di sicuro gli spazi piccoli non fanno per loro, ma se potessi scegliere un artista
invece ti direi i Pinguini Tattici Nucleari.
Quali pensi siano i tratti distintivi della tua proposta musicale e perché i nostri
lettori dovrebbero prendersi un po’ del loro tempo per approfondire la tua musica?
Dietro ogni singola canzone c’è tanta sincerità: sto cercando di mettermi sempre più a
nudo, pezzo dopo pezzo, per far scoprire tratti del mio carattere che quasi nessuno
conosce.
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