Su Spotify la seconda stagione del podcast Maschiacci condotto da Francesca Michielin, ospite della prima puntata Alessandro Zan
Dopo il grande successo della prima stagione di Maschiacci – Per cosa lottano le donne oggi?, debuttata ai vertici delle classifiche streaming con ospiti del calibro di Matilda De Angelis, Carlotta Vagnoli, Maura Latini, Michela Murgia, Beatrice Venezi e La Rappresentante di Lista – personalità differenti accomunate da uguali ideali, Francesca Michielin inaugura domani le nuove puntate di Maschiacci, il podcast ideato e condotto dalla cantautrice, che in ogni episodio intervista donne e uomini con punti di vista differenti, facendosi rappresentante di una generazione contro gli stereotipi, alla ricerca di nuovi spunti di riflessione che in questa nuova stagione rispondano al quesito: Per cosa lottano le persone discriminate oggi?.
Ogni martedì nel corso di 12 puntate realizzate in esclusiva per Spotify Francesca affronterà temi di estrema attualità tutti all’insegna del dialogo, libero e aperto, assieme alle voci eccezionali degli ospiti che la accompagneranno. La nuova stagione del podcast è un nuovo tassello che va ad aggiungersi al poliedrico mosaico di progetti nati per festeggiare i dieci anni di carriera dalla vittoria sul palco di X Factor.
Il podcast – contenuto che per definizione ha come centro del suo essere la voce – si focalizza, anche in questa seconda stagione, sul linguaggio. Senza l’utilizzo di immagini, Maschiacci vuole combattere patriarcato e maschilismo, riflettendo sulla potenza e sul peso delle parole. Se parlare bene significa pensare bene e viceversa, il programma vuole sensibilizzare gli ascoltatori su quali siano i termini più adatti per stabilire sin dalla prima comunicazione una relazione costruttiva con chi ci circonda, abbattendo pregiudizi e tabù, primo ostacolo per il raggiungimento di una società equa e solidale.
Le nuove puntate di Maschiacci partono dal quesito della prima stagione Per cosa lottano le donne oggi? e lo estendono a una dimensione più ampia e inclusiva. La domanda ora è Per cosa lottano le persone discriminate oggi?: oggetto dei dibattiti non saranno dunque solo le donne, ma tutte le persone appartenenti alla comunità LGBTQI+, afrodiscendenti, con disabilità, e tutti coloro che devono combattere quotidianamente con qualsiasi tipo di discriminazione.
Gli ospiti della seconda stagione sono donne e uomini che lottano in prima linea per difendere i diritti di minoranze e categorie discriminate. Ognuno di loro si presterà ad appassionati dialoghi alternati a giochi e momenti di leggerezza, presentati come sempre dalla padrona di casa. Apripista d’eccezione nella prima puntata è Alessandro Zan, politico e attivista che da anni porta avanti la sua battaglia a favore dei membri della comunità LGBTQI+ con attività come la promozione e l’ottenimento del primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto esteso anche alle coppie omosessuali, o l’ideazione del DDL Zan per l’inasprimento delle pene contro crimini e discriminazioni nei confronti di omosessuali, transessuali, donne e disabili.
“La forza della speranza non si è spenta, la speranza deve essere coltivata e diventare azione, dobbiamo continuare a lottare perché quell’applauso venga smentito”, partendo dal ricordo del momento in cui i parlamentari hanno applaudito al blocco del DDL in Senato, Alessandro e Francesca riflettono sull’accaduto e su ciò che da quel momento in poi si è attivato all’interno della società: “I diritti non sono una coperta corta, ma approvare i diritti per tutte e tutti rende più giusta e più equa la società. I politici che applaudivano rappresentavano proprio il patriarcato che scricchiola: le persone sono più consapevoli dei loro diritti, anche se abbiamo perso il primo round, la vittoria è solo rimandata” – spiega Zan trovando piena approvazione da parte della cantautrice che a sostegno della legge ribadisce un concetto fondamentale condiviso da entrambi “Estendere la libertà di qualcuno non vuol dire privarla a qualcun altro”.
La puntata si conclude con la domanda di rito all’ospite: Tu per cosa lotti oggi?. “Lotto nel mio piccolo per migliorare la vita delle persone, soprattutto delle nuove generazioni” – risponde Alessandro – “Ampliare e rafforzare la sfera dei diritti di tutti è importante per tutta la società. Un paese che fa questo è un paese più equo.”
