La conferenza di Follemente, la nuova attesissima commedia di Paolo Genovese, con regista e cast stellare tra cui Pilar Fogliati, Edoardo Leo, Marco Giallini, Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria: «La convivenza tra i sessi? Non impossibile, ma complicata»
Dopo Il primo giorno della mia vita Paolo Genovese torna in sala con Follemente, commedia con echi di Inside Out che si rifà al modello delle rom com statunitensi, da cui “ruba” pure anche la strategia del super cast con interpreti sulla cresta dell’onda. Edoardo Leo e Pilar Fogliati sono Piero e Lara, ultraquarantenne lui e ultratrentenne lei che si conoscono durante un primo appuntamento a casa di quest’ultima, mentre Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Claudio Santamaria e Rocco Papaleo interpretano le personalità nella mente dell’uno e dell’altra sempre in perenne conflitto tra razionalità e passione, tra cervello e cuore.

«La genesi del film risale al 1999, quando realizzammo uno spot per la RAI in cui il claim era: “dove c’è un abbonato Rai ce ne sono tanti”, giocando proprio con le personalità del protagonista. Per anni questo concept non è stato sviluppato, poi dopo tanti dubbi e l’aiuto di Paolo Costella abbiamo cominciato a scrivere una sceneggiatura un po’ diversa che abbiamo buttato quasi subito, finché non abbiamo trovato l’idea del primo appuntamento che è il momento in cui la nostra testa frigge, si va in confusione. Quando gli altri tre sceneggiatori (Flaminia Gressi, Isabella Aguilar e Lucia Calamaro) si sono aggiunti abbiamo cominciato ad esplorare questo mondo, divertendoci nel processo.»
Così Genovese ha introdotto questa sua nuova, attesissima, pellicola. «È una storia un po’ complementare al lavoro degli sceneggiatori, perché quelle discussioni che ci sono nel film le abbiamo anche noi quando lavoriamo. L’unica differenza è che nel film non si deve scegliere, quando si scrive una sceneggiatore invece la scelta è obbligatoria. Il tentativo però è sempre quello di riuscire a fare una commedia, tipo quella di Woody Allen, che poggi sull’umorismo di situazione e non di battuta, perché la situazione se ben costruita è un gioco di alchimia, di prestigio. Amo i meccanismi ironici e sarcastici della commedia inglese, ma è la sala il luogo in cui capisci se il gioco di prestigio è riuscito.»

Follemente è però, soprattutto un film di attori e attrici, chiamati a dare il volto alle varie personalità che affollano la mente di Piero e Lara, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità. Il tema centrale è quello del rapporto non tanto di coppia, ma proprio tra sessi opposti, e su questo sia Edoardo Leo che Pilar Fogliati sembrano avere le idee chiare. «Se ne parla da secoli del rapporto tra uomo e donna e del loro ruolo, ma il primo appuntamento rimane un momento bellissimo perché è come una partita a scacchi in cui devi scontrarti con l’avversario che hai di fronte. Le nostre insicurezze e le nostre fragilità sono bellissime e importanti, e il film ce lo dice, ma per qualche motivo c’è ancora molta ritrosia nel mostrarsi.» ha dichiarato Leo.
Per Fogliati, invece, il bello sta proprio nel mistero: «Per me ci sarà sempre un mistero tra uomo e donna, sono speranzosa perché finché manteniamo il mistero il rapporto tra i sessi rimarrà intrigante.». Altro elemento fondamentale è l’autoironia, che sia Emanuela Fanelli che Marco Giallini hanno utilizzato per dare vita all’esuberante Trilli e al più compassato Valium. Se per il primo «è stato un po’ casino uscire dal personaggio, ma l’autoironia mi ha sempre aiutato nella vita», per la seconda «l’autoironia aiuta nel mestiere e nella vita in generale, quindi la uso per alleggerire i pensieri e le cose pesanti e mi capita spesso di ridere da sola anche di me stessa, come in una sorta di mitomania. Nella vita sono molto Giulietta e Alfa, mi piacerebbe avere questo equilibrio tra istintività e ragione perché dà molto più peso al senso dell’esistenza.»

E se Claudio Santamaria considera il suo Eros un donatore di felicità («mi sono ritrovato molto bene in questo personaggio, ha risvegliato il mio edonismo adolescenziale ed è un personaggio che è la Spa del gruppo producendo endorfine per regalare vitalità. Però ognuno di questi personaggi rappresenta solo una piccola parte di noi stessi, quindi sarebbe stato interessante interpretarli tutti»), per Claudia Pandolfi l’aver interpretato la razionale Alfa è stato un modo per rivedersi in sé stessa: «Sono meno radicale di Carla Alonzi ma dentro di me c’è una fermezza e un desiderio di autodeterminazione, quindi Paolo non ha lavorato in antitesi nei miei confronti».
Vittoria Puccini e Maurizio Lastrico sono invece Giulietta e Romeo, i due romantici sognatori del mucchio. «Sicuramente non invidio il casino in testa di Pilar, però ci siamo divertite tantissimo e se devo invidiare qualcuno invidio il personaggio di Trilli perché prende le cose con leggerezza e Alfa perché sgama sempre dove c’è il pericolo. Io invece sono molto ingenua proprio come la mia Giulietta, mi piace molto questo suo lato romantico e un po’ rock», mentre il Romeo di Lastrico è «un personaggio che per certi versi è stato una palla al piede, ma che aveva anche un rapporto conflittuale con Valium ed Eros. Mi sarebbe piaciuto interpretare il personaggio di Claudia Pandolfi, quello di Alfa.»

E poi c’è il Professore di Rocco Papaleo, totalmente distante dal suo interprete: «il mio personaggio è molto in bilico, sia per affetto che per chimica, cosa in cui non mi riconosco perché sono sempre stato una persona molto regolare anche quando vado in bagno». Infine Genovese ha parlato più apertamente del tema del film, e del modo in cui i rapporti di coppia e di genere sono cambiati nel corso dei secoli. «Non credo sia impossibile la convivenza tra i sessi, solo complicata. Parlo da uomo e secondo me ci sono stati dei tentativi di evoluzione, solo che gli incontri ora diventano come delle escape room in cui se sbagli sei fuori.»
«Anche quando sei a cena come fai sbagli, se non offri sei tirchio, se lo fai sei sessista perché non credi nella parità. Scherzi a parte, credo che lo spazio tra i sessi si stia restringendo e quindi è difficile trovare un punto di contatto. È quindi importante l’armonia che può scaturire dal gruppo, specialmente nei film corali come questo e spesso il set sembrava quasi un asilo perché poi il tempo in cui cazzeggiavamo ce lo siamo ritrovati nel film.»
TITOLO | Follemente |
REGIA | Paolo Genovese |
ATTORI | Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Claudio Santamaria, Rocco Papaleo |
USCITA | 20 febbraio 2025 |
DISTRIBUZIONE | 01 Distribution |