La nostra recensione di Flow – Un mondo da salvare, un film d’animazione potente che arriva direttamente al cuore del problema ambientalista e dà forza alle immagini in modo esemplare
Flow – Un mondo da salvare è il film d’animazione diretto dal regista lettone Gints Zilbalodis capace di conquistare tutte le kermesse cinematografiche in cui è stato presentato: da Cannes ad Annecy, anche la Festa del Cinema di Roma (nella sezione Alice nella città) ha fortemente apprezzato il tenero gattino che, oltre a superare la sua paura dell’acqua, deve imparare a sopravvivere in quello che appare come uno scenario post-apocalittico.
Una storia potente sostenuta da un graphic design in 3D che conserva il fascino delle tecniche più artigianali, ma non solo. A livello tematico la pellicola arriva direttamente al cuore del problema ambientalista e restituisce forza alle immagini in modo esemplare, ipotecando un posto in prima fila per la Notte degli Oscar.
Un mondo da salvare
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l’arrivo di un’inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca, insieme a un variopinto gruppo di animali: un labrador, un lemure, un capibara e un uccello. Peccato che il felino sia terrorizzato dall’acqua e faccia fatica a superare questo suo limite. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l’unione è la loro vera forza in un finale sorprendente che non può lasciare indifferenti.
Bellezza delle immagini, eloquenza della storia
Difficile dire se Flow – Un mondo da salvare colpisca più per la bellezza delle sue immagini o per l’eloquenza della storia che racconta. Ciò che è certo è che il giovane regista lettone Gints Zilbalodis ha tutte le carte in regola per lasciare il segno nel mondo dell’animazione. La sua pellicola è un vero gioiello, delicato e forte allo stesso tempo come solo i migliori capolavori sanno essere. Questa nuova arca di Noè riesce così a portare avanti il suo messaggio ambientalista senza allontanarsi di un millimetro dalla raffinatezza del miglior cinema.
Un film che non parla ma comunica
Sorprende il fatto che per raggiungere questo risultato non sia necessaria alcuna parola. Il bizzarro gruppo di animali che il pubblico imparerà presto ad apprezzare non parla né interagisce con gli umani, eppure riesce a comunicare in un modo così universale da lasciare attoniti. Una vera e propria poesia visiva, che dà forza alle immagini innovando il genere ma facendo sembrare tutto estremamente semplice.
Le emozioni della musica
Sono molti gli elementi di eccellenza in Flow. Oltre alla bellezza dei paesaggi e alla cura maniacale dei più piccoli dettagli scenografici, va apprezzato anche il modo in cui si affrontano tematiche comuni quali amicizia, unione e rispetto per il pianeta in cui viviamo. Non meno importante, l’impatto della musica: la colonna sonora, di cui si è occupato lo stesso Zibalodis, regala emozioni preziose. Non sorprendono i 4 premi conquistati al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy né la strada spianata per la corsa agli Oscar 2025 né il plauso arrivato da ogni parte del mondo… tutto meritato, Ad maiora!
TITOLO | Flow – Un mondo da salvare |
REGIA | Gints Zilbalodis |
ATTORI | |
USCITA | 7 novembre 2024 |
DISTRIBUZIONE | Teodora Film |
4 stelle