Fedeltà, Netflix ha presentato la nuova serie tv attraverso una conferenza stampa cui hanno partecipato il regista Stefano Cipani, i protagonisti, gli autori e i produttori
Fedeltà (qui la nostra recensione) è la nuova limited series italiana di Netflix, articolata in 6 episodi, liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli (edito da Einaudi, finalista al 73° Premio Strega e vincitore del Premio Strega Giovani), che sarà disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 14 febbraio 2022. La serie è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il regista Stefano Cipani (che ha lavorato a quattro mani con Andrea Molaioli), i quattro protagonisti Michele Riondino, Lucrezia Guidone, Carolina Sala e Leonardo Pazzagli, gli autori Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella, infine i produttori Angelo Barbagallo per Bibi Film e Ilaria Castiglioni per Netflix.

Proprio quest’ultima ha voluto ampliare il discorso parlando di alcuni degli ultimi progetti Netflix: “Da Zerocalcare a Incastrati di Ficarra e Picone e Fedeltà, sembrano serie molto diverse, ma hanno in comune il legame con il territorio e le tematiche universali. È un punto fondamentale per noi: unisce la curiosità di chi vive lontano da questi luoghi. In Fedeltà l’identificazione è altissima: ogni membro dl gruppo aveva un suo punto di vista e questo è uno dei tratti che vogliamo portare avanti”.
Del medesimo avviso anche Angelo Barbagallo: “È un progetto nato da subito con Netflix, abbiamo vissuto un rapporto intenso ma non sempre facile, ci siamo dovuti conoscere. Netflix ha molto a cuore i propri progetti, ha una linea editoriale, ci hanno chiamati ad un confronto serrato, scelte condivise e grande apertura”, ha dichiarato.
La prima domanda che si sarà posto chiunque abbia letto il romanzo di Missiroli riguarda ovviamente le differenze tra il libro e la serie tv. A dare una risposta ci ha pensato Alessandro Fabbri, uno degli autori, il quale ha sottolineato il desiderio di restare fedeli all’originali pur apportando qualche modifica: “Rispetto al libro è inevitabile che ci siano delle novità. Speriamo siano gradite da chi ha letto il libro!”, ha detto. Una delle protagoniste, Carolina Sala, ha voluto aggiungere qualche dettaglio sull’argomento: “Ci sono sicuramente differenze tra i personaggi della serie e del libro. Bisogna anche cercare poi di staccarsi dal libro ed affrontare il racconto con il proprio punto di vista […] La mia Sofia è ancora più sfuggente, ombrosa”.

Un altro argomento affrontato nel corso della conferenza stampa è stato l’apporto del cast alle vicende affrontate dai vari personaggi. “Sicuramente ho attraversato delle sfumature attoriali. Io avrei reagito in modo meno grazioso, con Margherita ho imparato una grazia che non avrei sperimentato!”, ha detto Lucrezia Guidone. A farle eco il protagonista maschile Michele Riondino: “È stato difficile mettere da parte l’esperienza personale. Cosa avremmo fatto noi rispetto a certe scelte? Ma era importante lasciare da parte la propria esperienza per mettere in scena un personaggio inventato”.

Leonardo Pazzagli ha approfondito il punto focale dell’intera serie, ovvero quello dei vari tipi di fedeltà: “La serie mi ha fatto riflettere sul fatto che esistono tanti tipi di fedeltà. La mia priorità è la fedeltà a me stesso, poi verso il partner”, ha detto. Quale fedeltà scegliere, quando ci si trova ad un bivio? Il cuore della storia, d’altronde, è costituita dallo scontro di sentimenti forti quali gelosia, ossessione ed insicurezza. “Non raccontiamo un matrimonio privo di sesso, ma qualcos’altro”, ha affermato Ilaria Castiglioni. Dal punto di vista della scrittura, Alessandro Fabbri non ha dubbi: “Abbiamo cercato di raccontare la quotidianità del desiderio, che a volte è fatto di uno sguardo o di una parola. Speriamo di aver raggiunto l’obiettivo”.