European Film Awards 2018: tra i primi vincitori anche Dogman

EFA 2019

La Giuria svela i primi vincitori degli European Film Awards 2018: tra questi, compare due volte l’italiano Dogman.

Una speciale Giuria composta da otto membri si è riunita a Berlino e, sulla base della lista di selezione degli European Film Awards 2018, ha decretato i vincitori per le categorie Direzione della Fotografia, Montaggio, Scenografia, Costumi, Acconciatura & Trucco, Musica, Suono e, per la prima volta, Effetti Visivi. I membri della giuria sono: Luca Bigazzi, direttore della fotografia, Italia; Dasha Danilova, montatrice, Russia; Dadi Einarsson, supervisore degli effetti visivi, Islanda; Mattias Eklund, sound designer, Svezia; Marcelle Genovese, acconciatrice e truccatrice, Malta; Malina Ionescu, costumista, Romania; Monica Rottmeyer, scenografa, Svizzera; Christopher Slaski, compositore, UK.

Sono stati decretati vincitori:

Direttore della fotografia europeo 2018 – Prix Carlo di Palma
Martin Otterbeck per U – July 22 (Utøya 22. juli)
“La fotografia di Martin Otterbeck bilancia magistralmente preoccupazione estetica e significato politico della tragedia di Utøya. Lavorando in maniera molto concentrata, con camera a mano e riprese “one shot”, il direttore della fotografia ha dovuto decidere cosa riprendere e cosa no, creando un’intensa esperienza visiva che porta lo spettatore sull’isola con i ragazzi. L’estremismo di destra sta pericolosamente risorgendo: il Cinema, in tutti i suoi aspetti, ha l’enorme responsabilità di portare luce in questi nostri tempi bui.”

Montatore europeo 2018:
Jarosław Kamiński per Cold war (Zimna wojna)
“I “cut” in Cold war sono significativi ed emozionanti, quasi come in una poesia. Questo modo poetico di montare supporta e accresce la sensualità della storia. Il montatore guida delicatamente i protagonisti attraverso il tempo, enfatizzando il loro isolamento dagli altri nello spazio, la frammentarietà della loro relazione e l’impossibilità di stare insieme.”

Scenografo europeo 2018:
Andrey Ponkratov per The summer (Leto)
“La scenografia di Andrey Ponkratov ci fa davvero credere e sentire di essere a Leningrado in un’estate a metà degli anni ’80, all’inizio dei grandi cambiamenti politici. I set del film comprendono grandi spazi aperti come una spiaggia, appartamenti chiusi pieni di gente e di cose e una quasi claustrofobica sala da concerti. L’ottimo lavoro di ricerca dell’intero comparto scenografia contribuisce a ricreare in maniera discreta l’autentica atmosfera di quel periodo.

Costumista europeo 2018:
Massimo Cantini Parrini per Dogman
“I costumi di Massimo Cantini Parrini si rifanno allo stile del neorealismo italiano in modo estremamente efficace e creativo applicandolo ai giorni nostri, riuscendo a creare personaggi credibili in questa convenzione estetica. I costumi ben si adattano alle esigenze del film fondendosi sapientemente con la fotografia e la scenografia, creando nell’insieme, questa particolare estetica. La tavolozza dei colori è stata scelta con cura ed è ben bilanciata, e va ad aggiungere al film un senso di grezza poesia.”

Acconciatore e truccatore europeo 2018:
Dalia Colli, Lorenzo Tamburini & Daniela Tartari per Dogman
“Più che una dimostrazione di bravura, trucco e acconciature restano sempre realistici e connessi con la storia. Ci sono molte scene violente, molte colluttazioni, e il trucco è sempre “giusto”, mai esagerato e mai troppo, per tutta la durata del film.”

Dogman - Marcello Fonte
Marcello Fonte in Dogman

Compositore europeo 2018:
Christoph M. Kaiser & Julian Maas per 3 days in Quiberon (3 tage in Quiberon)
La bella Colonna Sonora di 3 days in Quiberon soddisfa pienamente le esigenze della musica per film, dal punto di vista tecnico ma anche artistico.  Rende un buon servizio al film, facendo da perfetto contrappunto narrativo, e conferisce poeticità all’estetica “Nouvelle Vague” del bianco e nero. Il tema principale non solo è commovente ma anche estremamente coinvolgente. Nostalgico, romantico, sensuale e malinconico cattura l’anima di Romy Schneider. E’ raro nel cinema contemporaneo trovare una Colonna Sonora di questo tipo, melodicamente e armonicamente raffinata, che è anche in grado di  lasciare a ciò che accade sullo schermo lo spazio necessario affinché abbia un autentico impatto.

Sound designer europeo 2018:
André Bendocchi-Alves & Martin Steyer per The captain (Der Hauptmann)
“Seguendo la storia e gli elementi visivi a un ritmo perfetto i sound designers hanno creato una traccia sonora che davvero porta il film ad un altro livello. Con il suo approccio tecnicamente perfetto, studiato nei minimi particolari, poetico, dinamico e d’atmosfera la composizione aggiunge un altro “piano”all’esperienza della visione.”

European vissuta effects supervisor 2018:
Peter Hjorth for Border (Gräns)
“Gli effetti visivi in Border sono raffinati e impercettibili. Supportano la narrazione senza imporsi o distrarre lo spettatore. All’apice emotivo del film gli effetti visivi sono uno strumento per raccontare la storia e rendere credibile il mondo in cui siamo stati immersi. Al contempo adempiono allo scopo principale di ogni artigiano e artista del cinema: essere al servizio della storia. Inoltre sono un valore aggiunto per il film e ci conducono in luoghi altrimenti irraggiungibili senza l’aiuto di effetti visivi di primordine e senza soluzione di continuità.”

I premiati saranno ospiti della trentunesima edizione degli European Film Awards il 15 Dicembre a Siviglia.

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