Lino Guanciale ne Er corvaccio e li morti e un omaggio a Pier Paolo Pasolini, due eventi speciali per altrettante serate uniche al Teatro Vascello
Er corvaccio e li morti
Il Corvaccio è il custode di un cimitero immaginario che, rivolgendosi direttamente ai lettori/spettatori, li invita a compiere con lui un viaggio tra le tombe e le storie delle persone che vi sono seppellite. Dal robivecchi alla portiera, dall’avvocato alla barbona, inoltrandoci lungo i settori del camposanto ascoltiamo le vite – non sempre esemplari – di personaggi malinconici e cinici, comici e sboccati, che salutano la vita perduta con irriverenza e vanno a comporre una geografia di ricordi e di modi da cui emergono le tante facce di Roma. Quello che ne esce è «un amaro e soave Spoon River de’ noantri – come lo ha definito la poetessa Maria Grazia Calandrone nella prefazione del volume di Internopoesia – dove gustiamo a ogni parola la malinconica ironia che sappiamo iniettata in forma e sostanza del dialetto romano».
Lino Guanciale e Lisa Natoli, con la complicità di due straordinari musicisti come Gabriele Coen e Stefano Saletti, inventano un percorso nel libro di Graziano Graziani, che ha tentato di incorniciare nella metrica del sonetto la vivacità irrefrenabile delle voci di Roma.
Per chi compra il biglietto intero ha diritto a una copia in omaggio del libro Er corvaccio e li morti di Graziano Graziani la sera stessa dello spettacolo.
- evento unico lunedì 31 ottobre alle h 21 al Teatro Vascello

Un frammento di canto d’amore
Pier Paolo Pasolini, da ragazzo, aveva studiato a lungo il violino, scoprendo la musica di Bach e ringraziando così la sua insegnante: “Con Bach, lei ha costruito un edificio saldissimo nella mia vita”. Per Accattone e Il Vangelo secondo Matteo sceglierà Bach, e la sua musica sublime si fa voce degli ultimi, dei diseredati, offrendo loro un riscatto, una redenzione. In Bach, Pasolini sente vivere non una fredda sacralità, ma “un canto amoroso”, “una lotta, cantata infinitamente, tra la Carne e il Cielo”. E aggiunge: “Come parteggiavo per la Carne”.
Un frammento di canto d’amore, il racconto del rapporto tra Pasolini e Bach, andrà in scena giovedì 3 novembre alle ore 21 al Teatro Vascello. A Monteverde, in uno dei quartieri di Roma dove a lungo ha vissuto e lavorato. Le musiche eseguite dall’Orchestra giovanile Fontane di Roma, diretta da Luciano Siani, con la partecipazione di Daniele Rossi e Antonello Dorigo, si fonderanno con la voce e il testo di Sandro Cappelletto, nel centenario della nascita di un grande, necessario scrittore e poeta italiano, in un giorno così vicino all’anniversario del suo assassinio.