Enrico Piaggio – Un sogno italiano parte dalla storia dell’iconica Vespa per raccontare un’Italia ferita ma combattiva: con Alessio Boni protagonista indiscusso, il film per la tv è una piacevolissima favola tricolore.
L’Italia che rinasce dalle sue macerie
Siamo nel 1945 e in Italia, reduce dalla Seconda Guerra Mondiale, non mancano le macerie. La fabbrica di Enrico Piaggio (interpretato da Alessio Boni) a Pontedera non fa eccezione. Bisogna ripartire, ma ovviamente non si possono più produrre aerei militari. È a questo punto che Piaggio, aiutato dal brillante ingegnere Corradino D’Ascanio (Roberto Ciufoli), ha un’idea: progettare uno scooter leggero ed economico che possa diventare un punto di riferimento anche per le donne e per le persone meno abbienti. La strada verso il successo si incrocia tuttavia con quella dell’avido banchiere Rocchi-Battaglia (Francesco Pannofino), pronto a tutto pur di appropriarsi della fabbrica, aiutato dalla dark lady – ed ex flirt di Piaggio – Livia Rivelli (Violante Placido). L’imprenditore capisce che il suo scooter deve superare l’idea di mero ‘prodotto’ per diventare ‘sogno’. Ecco perché, quando il regista americano William Wyler arriva in Italia per girare Vacanze Romane, Piaggio chiede alla sua fidata collaboratrice Suso (Beatrice Grannò) di convincerlo a scegliere proprio la Vespa come mezzo di trasporto per i suoi protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck. Raggiungere il regista e soprattutto farsi ascoltare si rivelerà un’impresa difficile, ma Suso potrà contare anche sull’aiuto del giovane giornalista italo-americano Peter Panetta (Moisè Curia)…
Icona italiana che diventa favola
Un mezzo di trasporto così iconico riesce a diventare addirittura una favola grazie ad una trama che cerca di restituire i fatti in maniera verosimile ma al tempo stesso leggera. Gli elementi ci sono tutti: un imprenditore generoso che vuole salvaguardare il proprio futuro ma anche quello dei propri dipendenti, una storia d’amore intensa e pura, gelosie e sotterfugi, tutte le speranze del dopoguerra italiano. Tutto questo si fonde bene con le vicende autobiografiche di Enrico Biagio e della sua assistente Susanna, protagonista di una sotto-trama altrettanto accattivante. Interessante la tecnica narrativa scelta, composta da flashback che spaziano dagli anni ’40 agli anni ’50 senza compromettere la chiarezza del racconto.

Ottimi protagonisti
Alessio Boni (guarda la nostra videointervista) si conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, un attore capace e poliedrico. In grado di passare dal dramma alla commedia passando per la film storici di secoli diversi, l’artista crea un protagonista forte sia a livello umano che a livello professionale. Incarnando perfettamente i valori del dopoguerra italiano, il suo Enrico Piaggio è un capo orgoglioso e tutto d’un pezzo che sa sciogliersi in famiglia o con le persone care. Tra queste rientra a pieno titolo Susanna-Suso. Figlia di una coppia di dipendenti morti durante la Guerra, Piaggio le dà un lavoro e la tratta quasi come una figlia. L’onore di interpretare il ruolo di una donna da un lato fragile ma dall’altra così moderna va alla giovane promessa Beatrice Grannò. Reduce dal premio rbcasting per il film Mi chiedo quando ti mancherò ad Alice nella città, ricevuto alla Festa del cinema di Roma 2019, quest’attrice emergente sembra avere tutte le carte in regola per far parlare ancora di sé.
Una trama ricca
La sceneggiatura comprende molti ruoli secondari, affidati alle sapienti mani di volti ben noti agli spettatori. Basti pensare a Francesco Pannofino e a Roberto Ciufoli, allontanati per l’occasione da qualsiasi richiamo alla comicità. Violante Placido (guarda la nostra video intervista) risulta affascinante nel ruolo della dark lady gelosa e senza scrupoli, contraltare della splendida Enrica Pintore che interpreta il ruolo della candida Paola Bechi Luserna (moglie dell’imprenditore Enrico Piaggio). Il nutrito cast va così ad occupare tutti gli spazi creati da una trama ricca di eventi che aiutano ad inquadrare un periodo storico partendo da due elementi chiave: le persone e la loro necessità di ripartire. Gli stessi ingredienti che risultano vincenti per un film piacevole, con cui sognare ripensando alle speranze di una giovane Italia ferita ma combattiva.
Enrico Piaggio – Un sogno italiano va in onda su Rai 1 martedì 12 novembre. Il film per la tv dedicato alla celebre Vespa è diretto da Umberto Marino, su un soggetto di Roberto Iannone e Francesco Massaro che hanno firmato la sceneggiatura insieme a Franco Bernini.